Riconoscimento dell'area di crisi con attribuzione di risorse nazionali aggiuntive per rendere attrattivo il territorio e rilanciare la filiera tessile, quella avicola ed il settore metalmeccanico.

Michele Petraroia, vicepresidente della Giunta regionale
Michele Petraroia, vicepresidente della Giunta regionale

Grazie alla condivisione delle parti sociali e delle amministrazioni locali, il Molise sta definendo i contenuti dell'Accordo di Programma sull'Area di Crisi che saranno trattati in via istruttoria nella riunione già convocata dal Vice - Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti, per il 6 marzo alle ore 11.00.

In questi giorni le strutture tecniche regionali, coordinate dal Direttore della Programmazione, Ing. Massimo Pillarella, assembleranno le relazioni dell'ARPA, dei Nuclei Industriali di Bojano e di Venafro, di Sviluppo Italia Molise, di ITALIA LAVORO, di MOLISE LAVORO, dell'INPS, delle Province di Campobasso e Isernia, delle parti sociali e degli stessi comuni più direttamente coinvolti, per valorizzare ogni potenzialità di sviluppo e proporre interventi tesi alla ricollocazione dei lavoratori dell'ITTIERRE, della GAM e dell'indotto metalmeccanico e dell'auto.
Questa sfida, condivisa il 7 agosto scorso da tutto il Partenariato con la stipula del PATTO PER IL LAVORO, è l'unica che può far affluire sul territorio risorse aggiuntive finalizzate alla creazione di nuovi posti di lavoro da destinare prioritariamente ai dipendenti di ITTIERRE e GAM.

Gli ammortizzatori sociali, costruiti insieme alle rappresentanze sindacali con percorsi puntuali e tecnicamente ineccepibili come conferma l'allegato Decreto di approvazione della cassa integrazione della GAM, vanno collegati all'Accordo di Programma sull'Area di Crisi in via di sottoscrizione per tenere insieme gli incentivi alle imprese con la ricollocazione dei lavoratori.
L'azione istituzionale ordinaria perseguita dalla Regione Molise con le proprie disponibilità finanziarie, anche di provenienza comunitaria, può avviare una fase di rilancio di alcune filiere produttive ma è evidente che l'Intesa con il Governo potrà rappresentare la vera risposta alle aspettative dei lavoratori dell'ITTIERRE, della GAM e del settore metalmeccanico.

Il Decreto della cassa integrazione della GAM risolve i dubbi fomentati ad arte da chi specula sul disagio sociale e finge di ignorare che tutti i dipendenti GAM, che ne hanno fatto richiesta, hanno già percepito 1900 euro di anticipazione da parte delle banche.
Ma ciò che non aiuta è l'ipotesi di continuare a sollecitare un ruolo imprenditoriale diretto della Regione Molise vietato dalle leggi e dai Regolamenti Europei.
Alle istituzioni spetta programmare lo sviluppo locale e incentivare le imprese rendendo più attrattivo il territorio e non gestire con perdite di bilancio paurose le aziende manifatturiere.


                                                                        
                                                                               Michele Petraroia

 
 

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