Ricostruzione post sisma

 
Ricostruzione post sisma

Il 31 ottobre 2002 una scossa di terremoto di magnitudo pari a 5.4 della scala Richter, con effetti corrispondenti all'VIII - IX grado della scala Mercalli, ha colpito le province di Campobasso e Foggia con epicentro situato tra i comuni di San Giuliano di Puglia, Colletorto, Bonefro, Castellino del Biferno e Provvidenti.

 
 

La violenta scossa ha provocato il crollo di una parte di solaio dell'edificio scolastico di San Giuliano di Puglia, la scuola "Francesco Jovine" che comprendeva classi materne, elementari e medie. Nel crollo hanno perso la vita 27 bambini e una maestra. Circa 100 sono stati i feriti e 2.925 gli sfollati in tutta la provincia di Campobasso.

 
 

Dopo circa una settimana la Soprintendenza ai Beni culturali e la Protezione Civile hanno stilato la lista dei comuni recanti danni ad abitazioni ed edifici storici: Campobasso, Bonefro, Campolieto, Campomarino, Casacalenda, Castelbottaccio, Castellino del Biferno, Castelmauro, Colletorto, Guardialfiera, Guglionesi, Larino, Limosano, Lucito, Lupara, Macchia Valfortore, Matrice, Montagano, Montelongo, Montenero di Bisaccia, Montorio nei Frentani, Morrone del Sannio, Petacciato, Portocannone, Provvidenti, Ripabottoni, Rotello, San Giacomo degli Schiavoni, San Giovanni in Galdo, San Giuliano di Puglia, San Martino in Pensilis, Sant'Elia a Pianisi, Santa Croce di Magliano, Termoli , Ururi.
 
La Giunta regionale ha subito inoltrato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri  la richiesta dello "stato di emergenza" e di un primo stanziamento di fondi che permettesse di fare fronte ai primi interventi urgenti.
Con propria Ordinanza il Presidente del Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza e ha nominato il Presidente della Regione Molise Commissario delegato, con il compito di attuare tutti gli interventi necessari a salvaguardare l'incolumità pubblica e privata e di eliminare le situazioni di pericolo esistenti, per favorire il ritorno alle normali condizioni di vita della popolazione.
Pochi mesi dopo il terremoto il Dipartimento della Protezione Civile ha emanato l'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274/2003, contenente una nuova classificazione sismica di tutto il territorio nazionale. La Regione Molise ha adottato questa classificazione con Legge Regionale n. 13/2004.
Con il passaggio dalla classificazione vigente a quella del 2003, i comuni molisani a rischio sismico sono passati da 50 a 101; con la classificazione del 2006 sono aumentati ulteriormente e, quasi tutta la provincia di Isernia e parte di quella di Campobasso (area del Matese), sono transitati dalla Zona Sismica 2 alla Zona Sismica 1.

Per l'attuazione degli interventi post-sisma sono state adottate significative novità tecnico - procedurali: studi di microzonazione sismica per tutta la provincia di Campobasso, progettazione preliminare di tutti gli interventi di ricostruzione post-sisma, studi di vulnerabilità sismica per gli edifici pubblici, in particolare per quelli scolastici, e messa a punto di un protocollo di progettazione esecutiva per l'edilizia residenziale.
Dopo le prime Ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2002, servite principalmente a fronteggiare l'emergenza ed a programmare la successiva fase della ricostruzione, è stata emanata l'Ordinanza del Presidente della Regione, Commissario Delegato per la ricostruzione in Molise, n. 13/2003 "Primi elementi diretti a favorire la fase della ricostruzione nei comuni della Provincia di Campobasso colpiti dagli eventi sismici del 31 ottobre 2002", che ha tracciato le linee generali per la ricostruzione in Molise.

 
 

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