Buone pratiche negli Uffici giudiziari, il vicepresidente Petraroia sulla presentazione dei risultati del progetto di informatizzazione

Petraroia: «Esempio virtuoso da prendere a riferimento sia nel metodo che nel merito»
Petraroia: «Esempio virtuoso da prendere a riferimento sia nel metodo che nel merito»

«La presentazione dei risultati del progetto di informatizzazione degli Uffici Giudiziarie del Molise effettuata ieri all'Aula Magna del Dipartimento Giuridico dell'Università innanzi ad autorevoli componenti del Consiglio Superiore della Magistratura, al Procuratore Nazionale Antimafia, al Presidente dell'ANM di origini molisane, e ad altre personalità e figure istituzionali di assoluto rilievo, ha rappresentato una formidabile occasione per evidenziare l'efficienza, la funzionalità e la capacità innovativa della nostra regione in un settore delicato e complesso quale quello del Ministero di Grazia e Giustizia.
 
In una sala gremita sono stati esposti i risultati di un progetto che ci pone a riferimento virtuoso sul piano nazionale com'è stato rimarcato dai principali rappresentanti della Magistratura italiana intervenuti all'evento. Il lavoro meticoloso condotto con rigore e impegno nei nostri Uffici Giudiziari ci ha collocato tra gli esempi di buone pratiche per i processi di informatizzazione ed i referenti ministeriali hanno confermato il successo della sperimentazione con l'obiettivo di prenderne spunto per la progressiva estensione di tali pratiche su tutto il territorio nazionale.
 
Per questa ragione ho avuto l'opportunità di segnalare nel mio intervento a nome della Regione Molise un giustificato orgoglio con un meritato plauso verso tutti coloro che hanno reso possibile un risultato di questa levatura. Il ruolo principale è stato svolto dai Magistrati, dal personale e dai collaboratori degli Uffici Giudiziari, dalle Forze dell'Ordine, dall'Università e dai tecnici che hanno assistito l'evoluzione e l'attuazione del progetto. Insieme a loro ho ritenuto giusto esprimere un apprezzamento per i funzionari dell'Assessorato al Lavoro e Formazione che in silenzio si sono adoperati nel corso di questi anni per approntare il progetto, seguirlo, monitorarlo e rendicontarlo all'Unione Europea. 
 
Queste figure nascoste sono quelle più preziose che agiscono con concretezza e spirito di servizio senza mai apparire, e meritano un pubblico riconoscimento se la propria regione coglie un'affermazione così bella ed interessante. Insieme a loro vanno ringraziati gli amministratori regionali delle precedenti legislature che seppero soppesare il valore dell'adesione alla proposta interregionale di estensione di buone pratiche avviatesi nella provincia di Bolzano.
 
Come ha correttamente esposto il Procuratore nell'illustrazione delle schede riepilogative sugli obiettivi raggiunti, con un rapporto di collaborazione, condivisione e rispetto tra più interlocutori amministrativi ed istituzionali è più semplice raggiungere obiettivi gratificanti».
                                                          
                                                                           Michele Petraroia

 

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