Occupazione giovanile e Politiche sociali, discussione serrata tra Governo e Regioni

Perentorio Petraroia: «Occorre impegnare il 20 per cento dei Fondi europei del FSE 2014-2020  per contrastare la povertà come deciso dalla UE con l'adozione dell'Obiettivo 9»
Perentorio Petraroia: «Occorre impegnare il 20 per cento dei Fondi europei del FSE 2014-2020 per contrastare la povertà come deciso dalla UE con l'adozione dell'Obiettivo 9»

Dopo cinque ore di incontro al Ministero del Lavoro, gli assessori regionali al Lavoro e alle Politiche sociali hanno definito un percorso col Governo per il sostegno all'occupazione dei giovani e per il contrasto alla povertà.  Sia il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, che il viceministro con delega al Sociale, Cecilia Guerra, si sono soffermati sui temi di più stretta attualità che assillano i territori. 
 
La possibile paralisi dei Centri per l'impiego al 31 dicembre, la grave crisi economica in atto, la necessità di potenziare e non diminuire gli investimenti sul capitale umano e la conoscenza, sono state le questioni affrontate insieme alla programmazione dei fondi europei per il 2014-2020, all'apprendistato, alla formazione dei lavoratori e al pacchetto comunitario sugli incentivi per l'occupazione giovanile.  Su quest'ultimo punto saranno investiti 500 milioni dei fondi europei e 500 milioni dei fondi non strutturali, che metteranno a disposizione delle regioni un miliardo di euro in favore dei giovani disoccupati. 
 
Con riferimento alle Politiche sociali, il viceministro Guerra ha comunicato che nella legge di stabilità per il 2014 sono previsti 250 milioni di euro per i non autosufficienti e 300 milioni per il fondo nazionale di settore, che finanzia gli Ambiti territoriali di zona. A queste somme si aggiungeranno 300  milioni per il contrasto alla povertà estrema,  cui andranno aggiunti 167 milioni destinati alle otto regioni del Sud, tra cui il Molise, di intervento a sostegno di un primo esperimento di reddito minimo denominato SIA. 
 
In aggiunta, dopo un serrato confronto, il Molise è stato inserito in due progetti sperimentali nazionali per ulteriori 100 mila euro in favore dei bimbi in difficoltà e per la disabilità.
Il vicepresidente della Giunta regionale del Molise, Michele Petraroia, presente alla riunione, ha evidenziato la grave crisi occupazionale ed i drammatici problemi sociali che toccano il Molise sollecitando provvedimenti nazionali più coraggiosi e tempestivi. 
 
Per Petraoia, «sbloccare il Fondo per le Politiche sociali a ottobre è un errore del Governo che si scarica sulle fasce deboli della popolazione assistite dagli Ambiti territoriali», come pure «caricare di orpelli burocratici gli interventi verso i più poveri agevola tutta una serie di soggetti che prosciugano le risorse del sociale lasciando agli aventi diritto solo una parte degli stanziamenti». 
 
«Occorre impegnare il 20 per cento dei Fondi europei del FSE 2014-2020 - ha sottolineato Petraroia - per contrastare la povertà come deciso dall'Unione Europea con l'adozione dell'Obiettivo 9.  Giù le mani da queste risorse che debbono servire per aiutare a soddisfare i fabbisogni essenziali delle persone a partire dall'alimentazione, dalla casa, dalle cure e da altre esigenze primarie».
 
Il risultato ottenuto nel confronto Governo  Regioni di questa mattina è stato giudicato comunque positivo da Petraroia, che chiama tutti a vigilare su tematiche di straordinario rilievo e spessore.

 

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