Si è svolta questa mattina, presso l'Assessorato regionale ai LL.PP. una riunione tecnico-istituzionale in merito al movimento franoso lungo la strada Provinciale n. 106 per Campitello Matese. Un incontro convocato con urgenza dall'assessore regionale al ramo in vista dell'imminente arrivo della stagione invernale e alla luce della possibile evoluzione del dissesto idrogeologico, finalizzato ad individuare, attraverso un esame sinergico tra gli enti e le strutture regionali interessate, una soluzione atta a garantire la percorribilità in sicurezza del tratto viario in questione.
Presenti, oltre all'assessore Nagni, il presidente della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis, e il sindaco di San Massimo,Fulvio Manfredi Selvaggi. Duplice l'obiettivo: da una parte l'individuazione di una soluzione immediata e provvisionale e, dell'altra, quella di pensare ad una situazione futura che sia la più stabile e duratura possibile. A tal proposito, nell'ambito della discussione, sono state avanzate varie ipotesi di intervento che vanno dal consolidamento della frana alla possibilità di rettifica del tracciato con spostamento verso monte.
«Occorre scongiurare il rischio chiusura della strada che porta a Campitello Matese - ha dichiarato l'assessore Nagni - ci sono diverse alternative sulle quali possiamo ragionare tutti insieme ma l'ultima parola e la responsabilità sulla questione tocca alla Provincia di Campobasso. Noi abbiamo aperto il dibattito e siamo pronti a fornire un supporto. Credo, a questo punto, che il prossimo passo da compiere sia quello di effettuare immediatamente ulteriori verifiche e sopralluoghi in sinergia tra gli enti interessati».
«Ho chiesto, pertanto, alla Provincia di Campobasso - ha concluso Nagni - di avviare un lavoro suppletivo di valutazione finanziaria rispetto all'ipotesi di spostamento del tracciato che implicherebbe un investimento nettamente superiore alle risorse attualmente disponibili ( pari a circa 280.000 euro). Investimento che vedrebbe coinvolta anche la Regione, che è pronta ad intervenire per quanto riguarda il reperimento dei fondi».