Approvato il progetto Cloudopting, cofinanziato dal Programma di sostegno alla Politica europea in materia di TLC, nell'ambito del Programma Quadro per la Competitività e l'Innovazione (CIP). Un progetto di durata triennale, orientato alla migrazione di una serie di servizi pubblici su piattaforme e infrastrutture denominate open cloud per un costo totale di 6.437.000 euro, di cui 3.220.000 da parte dell'Unione Europea.
L'obiettivo principale del progetto è aumentare l'utilizzo del cloud computing da parte delle amministrazioni pubbliche, fornendo una piattaforma plug-and-play , in cui le istituzioni pubbliche e gli enti governativi possano migrare i loro sistemi IT esistenti, al fine di fornire servizi pubblici on-line per le imprese e i cittadini. La gestione centralizzata dei dati operativi e delle informazioni, all'interno di un ambiente controllato, consentono di sviluppare una serie di servizi innovativi messi a disposizione della comunità.
«Cloudopting - spiega l'assessore regionale alle Politiche dello sviluppo economico, Massimiliano Scarabeo - punta alla realizzazione di benefici reali, attraverso la concretizzazione efficace ed efficiente di servizi per la pubblica amministrazione. La piattaforma Cloudopting accelera la fornitura di servizi della pubblica amministrazione consentendo di costruire servizi cloud con un approccio bottom-up, riutilizzare i servizi cloud pubblici e fornire l'opportunità di trasformare/aggiornare l'infrastruttura esistente.
Il progetto - prosegue l'assessore - fornirà,all'utilizzatore finale interfacce e strumenti intuitivi, con conseguente miglioramento e velocizzazione dei servizi. Il progetto faciliterà sia il settore pubblico che privato, creando e fornendo nuovi servizi , favorendo anche la condivisione di informazioni tra di loro».
«Gli aspetti innovativi del progetto sono vari, ma particolarmente significativo è lo scambio e la fornitura da parte di Regioni e Comuni di infrastrutture e piattaforme come servizi Innovativi ad altre regioni / Paesi, al fine di sostenere le autorità pubbliche nel processo di adozione dei nuovi servizi di cloud computing», conclude Scarabeo