Agroalimentare, incontro a Bojano su "Filiera lattiero-casearia: opportunità per il Molise"

Ruta: «Consorziarsi, aumentare la produzione e puntare decisamente sull'alta qualità, accedendo ai finanziamenti nazionali, attraverso il contratto di filiera»
Ruta: «Consorziarsi, aumentare la produzione e puntare decisamente sull'alta qualità, accedendo ai finanziamenti nazionali, attraverso il contratto di filiera»

Non più solo produzione e trasformazione dei prodotti, ma settore dinamico, multifunzionale e strategico. L'agricoltura è oggi evoluzione industriale, capacità di sviluppare sistemi e processi innovativi, realtà vitale che contribuisce a gestire il territorio e compete sui mercati globali, promuovendo, nel contempo, opportunità sociali e ricreative.
 
Se il settore primario assume sempre più un ruolo fondamentale sotto il profilo economico e sociale, l'agroalimentare si conferma, a livello nazionale, la carta vincente per uscire dalla recessione. Ad attestarlo sono i dati ISTAT diffusi il 9 settembre 2013, che parlano di un aumento di 7 punti percentuali delle esportazioni nel primo semestre dell'anno.
L'agroalimentare è forse oggi il solo comparto che assicura una crescita misurata ma costante, pertanto, in un'ottica di razionalizzazione delle risorse, ripristinare e rafforzare l'attenzione sul tema del suo sviluppo si profila, per le singole realtà territoriali, sempre più come una scelta irrinunciabile. 
 
All'interno del sistema agro alimentare occupa un posto di rilievo la filiera lattiero-casearia, la cui produzione è straordinariamente ricca e variegata, grazie alla molteplicità di fattori naturali, umani e culturali che ne determinano la qualità. Una filiera, questa, interessata negli ultimi anni da profondi cambiamenti, definita dall'Unione europea come una delle "sfide" da affrontare nel futuro, attraverso una serie di obiettivi da raggiungere.
Agevolare l'acquisizione di nuove competenze tecniche e introdurre l'innovazione in alcune fasi del processo di lavorazione e commercializzazione; non solo, ma anche favorire la diffusione di buone pratiche produttive, valorizzare la materia prima e i prodotti, promuovere una maggiore integrazione di filiera.
 
Nel quadro delineato, come si colloca il Molise?
Terra incontaminata, esempio concreto di vita sana, ospitalità e atmosfera genuina, con i suoi 45 caseifici e circa mille occupati nel settore, il Molise vanta produzioni tipiche dalle qualità organolettiche eccellenti, che rendono latte e derivati inconfondibili al gusto e apprezzati sui mercati nazionali ed esteri. Numeri e considerazioni sufficienti ad avviare un dibattito su quali siano i fabbisogni e le opportunità da cogliere per aprire una nuova stagione di crescita e promozione.
 
Dall'intuizione del sen. Roberto Ruta, capogruppo PD presso la Commissione Agricoltura del Senato, all'impegno dell'Unione sindacale di Base, con l'apporto dell'Istituto di Sviluppo Agroalimentare: un percorso culminato in un dibattito con i protagonisti del settore, con la partecipazione dell'assessore alle Politiche agricole, Vittorino Facciolla, e del presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura.  In un luogo, Bojano, certo non scelto a caso, ma in qualità di cittadina molisana che si caratterizza per una tradizione casearia secolare nota in tutta Italia, si è svolto,  nella stupenda cornice di Palazzo Colagrosso, l'incontro  "Filiera lattiero-casearia: opportunità per il Molise". 
 
Per il senatore Ruta, intervenuto all'incontro, la capacità ed il saper fare sedimentato e codificato nel tempo fanno dei nostri produttori veri e propri artigiani del gusto, così come la purezza dell'ambiente rende i prodotti locali unici, riconoscibili ed eccellenti. «Risorse antiche per lo sviluppo futuro  - ha detto  Ruta in apertura dei lavori, sottolineando come siano questi i fattori che conferiscono al Molise una marcia in più e che possono trainare l'intera economia regionale.
«Tre le azioni chiave per rilanciare la filiera - ha continuato il senatore - consorziarsi, aumentare la produzione e puntare decisamente sull'alta qualità, accedendo ai finanziamenti nazionali, attraverso il contratto di filiera. Uno strumento, questo, finalizzato a realizzare un programma di investimenti integrato che, attraverso finanziamenti di natura materiale e immateriale, mira ad una migliore distribuzione del reddito tra gli operatori e ad una più efficace attivazione delle reti di vendita, garantendo, nel contempo, la tracciabilità della filiera, con un beneficio in termini di garanzie per il consumatore».

 

 
Facciolla: «La nostra attenzione va rivolta ad un più stretto coordinamento delle iniziative di promozione e penetrazione nei mercati internazionali»
Facciolla: «La nostra attenzione va rivolta ad un più stretto coordinamento delle iniziative di promozione e penetrazione nei mercati internazionali»

Ragionare in prospettiva e adottare un'ottica diversa rispetto al passato, dunque, nella consapevolezza che "stare insieme" è decisivo per crescere ed essere competitivi.
«Fare il punto sul settore lattiero-caseario attraverso l'esame delle criticità e delle prospettive di sviluppo è il primo passo per individuare strategie idonee ad innalzarne il livello di competitività e a renderne il tessuto produttivo più aperto alle sollecitazioni del mercato».


Lo ha detto Vittorino Facciolla, assessore alle Politiche agricole della Regione Molise, che ha rimarcato la necessità di agire in discontinuità rispetto al vecchio PSR: «La tipicità rende il nostro latte e i nostri formaggi immediatamente riconoscibili, per questo, soprattutto nell'attuale fase di predisposizione della nuova programmazione 2014 - 2020, la nostra attenzione va rivolta ad un più stretto coordinamento delle iniziative di promozione e penetrazione nei mercati internazionali, assicurando un'efficace gestione dei programmi e delle risorse disponibili». 
 
«Abbiamo, infatti, il compito istituzionale di governare gli scenari socio-economici del nostro territorio - ha evidenziato l'esponente della Giunta regionale - orientando le risorse finanziarie a disposizione, regionali, nazionali e comunitarie, verso processi di sviluppo strutturale, promuovendo ed assecondando  iniziative ed attività di impresa.  La presenza nella nostra regione di una realtà zootecnica produttiva, consistente e specializzata, ma potenzialmente migliorabile e di importanti caseifici fa intravedere la possibilità di riuscire nel lungo periodo ad operare un rilancio dell'intero settore, capitalizzando le diffuse professionalità presenti sia nell'anello della produzione primaria che in quello della trasformazione». 
 
Facciolla ha suggerito che «la prima cosa da fare per raggiungere questo obiettivo  è sensibilizzare gli operatori del settore, per favorirne l'integrazione economica in sede di accordo di filiera, definendo gli interventi da attuare e gli strumenti finanziari da predisporre per la piena valorizzazione delle produzioni tipiche di qualità. Se, infatti, le esportazioni rappresentano la componente più dinamica della domanda, d'altro canto bisogna contrastare il tendenziale individualismo, che rappresenta un ostacolo di origine culturale all'implementazione di forme collettive di promozione dei prodotti».
«Ciò significa - ha concluso - che insieme dobbiamo puntare sulle autentiche vocazioni del Molise, coniugando sapientemente tradizione e innovazione per veicolare la conoscenza della nostra storia e del nostro territorio».
A ribadire l'importanza di un corretto utilizzo degli strumenti finanziari nazionali per promuovere il Molise è stato il presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, che ha posto l'accento sulla necessità di invertire la tendenza attraverso l'aggregazione e di favorire la conoscenza del territorio, anche aprendo le porte delle aziende.
 
Un pomeriggio di riflessione, l'incontro di Bojano, arricchito da molti qualificati contributi, come quelli dati da Laura Venittelli, Danilo Leva e Candido Paglione, oltre che dall'apporto di esperienza degli imprenditori che da anni operano nel settore.
Riflettori accesi, dunque,  su una filiera che può rappresentare la chiave di volta per lo sviluppo di una terra che ha semplicemente bisogno di riscoprire se stessa e farsi conoscere.

 

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