Servizi per il lavoro e nuova programmazione, un binomio da valorizzare e su cui puntare

L'incontro di questa mattina in Assessorato
L'incontro di questa mattina in Assessorato

Avviare un ragionamento di larghe intese e un tavolo permanente con i soggetti coinvolti, a vario titolo, nella questione al fine di allestire un quadro di riferimento entro cui sviluppare un nuovo modo di intendere le politiche attive del lavoro nella prossima programmazione 2014/2020 ed incentivare un uso sempre più consapevole, innovativo ed europeista dei servizi offerti dal masterplan, attualmente in essere, in relazione alle dinamiche del mercato del lavoro molisano. 
 
Questo il fulcro dell'incontro, fortemente voluto dall'assessore alle Politiche per l'occupazione, Michele Petraroia, cui hanno partecipato, questa mattina, il presidente della Provincia di Isernia, Luigi Mazzuto, i dirigenti dei rispettivi Servizi provinciali per l'impiego, Lino Mastronardi e Vincenzo Toma, il direttore generale della Regione Molise, Antonio Francioni , i dirigenti regionali dei Servizi Politiche per l'occupazione e Coordinamento e gestione Fondo Europeo Sviluppo Regionale, rispettivamente Vincenzo Rossi e Massimo Pillarella, esperti di Italia Lavoro, i rappresentanti delle sigle sindacali CGIL e UIL.
 
All'incontro istituzionale, di natura tecnico-amministrativa, ha fatto da apripista la riunione che il vicepresidente della Giunta regionale, Michele Petraroia, ha tenuto con  il personale a tempo determinato e/o con contratti a  termine che opera nei Centri per l'Impiego, impegnato sulle attività legate al masterplan, in scadenza il prossimo 31 dicembre. I lavoratori hanno chiesto lumi sul loro futuro e sulle possibili prospettive di garanzia di continuità dei servizi per il lavoro, la cui interruzione comporterebbe un grave danno sia alle aziende, ormai fidelizzate, che si rivolgono ai Centri per l'Impiego per la ricerca di specifiche professionalità, che ai cittadini utenti che si indirizzano a tali organismi per i servizi di prima assistenza, accoglienza, orientamento, ricerca e, nei casi più positivi, di incontro domanda-offerta di lavoro. 
 
Apertura e ascolto da parte della governance regionale che, attraverso il vicepresidente Petraroia, ha suggerito loro di partecipare formalmente al percorso istituzionale e di partenariato che si sta costituendo attorno a tali argomenti. Una questione non di poca importanza, quella legata alle prospettive future dei servizi per il lavoro, tenuto conto del riordino del riparto di competenze delle amministrazioni provinciali, soprattutto alla luce del quadro normativo nazionale ad esso legato: infatti, dopo il via libera dello scorso 2 agosto da parte del Consiglio dei ministri al disegno di legge costituzionale per l'abolizione delle Province, attualmente all'esame della Conferenza Unificata, è intervenuto il ministro degli Affari regionali, Graziano Delrio, che aveva presentato un disegno di legge, oggi approvato dal Governo Letta, che, in attesa della riforma costituzionale, svuota le amministrazioni provinciali di compiti e di risorse ed istituisce dal 2014 le Città metropolitane. 
 
In base alla norma, dal 1° gennaio 2014, quindi, le Amministrazioni provinciali saranno trasformate in enti di secondo livello con funzioni minime di pianificazione e conseguente implementazione delle Unioni di Comuni, per le quali verrà semplificata la disciplina. Il tutto finalizzato e quantificabile in possibili risparmi: subito 120 milioni per l'addio agli organi politici, circa 1 miliardo nel giro di un paio d'anni appena la riorganizzazione sarà a regime. Un risparmio, però, che dovrà tener conto, nella nostra regione così come nel resto d'Italia, del destino del personale attualmente impiegato nelle amministrazioni provinciali. 
 
Sul fronte dei Servizi al lavoro e dei Centri per l'Impiego, ad esempio, 54 i dipendenti che, in Molise, prestano il loro servizio a tempo indeterminato a cui si aggiungono circa 40 addetti con contratti a termine, la maggior parte dei quali collabora presso gli sportelli dei Centri per l'Impiego e garantisce proprio le attività di intermediazione, orientamento e promozione all'autoimpiego legate al masterplan. Temi importanti, socialmente rilevanti che si scontrano con un quadro nazionale certamente non idilliaco: l'asprezza del confronto che sta caratterizzando le Regioni in sede di IX Commissione è caratterizzata da una posizione di perplessità sul mantenimento dei Centri per l'Impiego. 
 
«Un elemento questo -
ha affermato Petraroia - di oggettiva difficoltà e nei confronti del quale mi sono fermamente opposto, ma che ha bisogno dell'apporto di tutto il partenariato, comprese le confederazioni sindacali nazionali, per attrezzare assieme una prospettiva al settore, consapevoli della situazione nazionale che depone a nostro sfavore».
 
Nel Molise, poi, la situazione è legata anche alla Proposta di legge di abolizione dell'Agenzia Molise Lavoro, struttura cui assieme alle Province è stata affidata la realizzazione del aasterplan regionale, e sulla quale è stato ascoltato, martedì scorso, in Prima Commissione, il vicepresidente dell'Esecutivo regionale. 
 
«L'assorbimento delle attività, attualmente in capo all'Agenzia Molise Lavoro, all'interno della struttura regionale - ha precisato l'Assessore Petraroia - oltre a comportare benefici in termini di razionalizzazione, semplificazione e risparmio di spesa, potrebbe rappresentare un'ottima occasione per coordinare meglio e più da vicino le politiche attive del lavoro, le modalità di approccio e di gestione delle risorse comunitarie in tale settore, nell'ottica di favorirne l'integrazione con i vari Servizi che afferiscono alla Regione per un'efficacia ed un'efficienza sempre maggiori dell'azione amministrativa nei confronti dei cittadini». 
 
«Si riuscirebbe, in tal modo, - ha proseguito Petraroia -  a disporre di uno 'spazio bianco' sul quale si possa contare per gestire emergenze future legate al quasi certo riordino dei servizi per il lavoro e dei Centri per l'Impiego»
 
La parola, poi, è passata al Direttore del Servizio regionale Coordinamento e Gestione Fondo Europeo Sviluppo Regionale, Ing. Massimo Pillarella, il quale si è soffermato sullo stato dell'arte delle risorse destinate al Fondo Sociale Europeo nel prossimo settennio: si è discusso, infatti, di una contrazione di risorse pari a circa il 15% rispetto all'attuale programmazione, ormai in dirittura d'arrivo. A fronte dei 102 milioni di Euro stanziati per il POR FSE 2007/2013, per il settennio 2014/2020 si parla di una cifra che si aggirerà attorno ai 75 milioni di Euro e di una destinazione di risorse pari a circa il 38% sull'obiettivo 8, relativo al miglioramento della qualità e dell'efficacia dei servizi per il lavoro. 
 
«Emerge la necessità - ha precisato Petraroia - di mettere in campo una 'programmazione ponte' che tenga assieme le risorse residue dell'attuale programmazione, anche al fine di posticipare dal 31 dicembre 2013 al 31 marzo 2014 l'operativa del Masterplan e verificare la possibilità di legare la continuità del servizio dal 31 marzo 2014 in poi attraverso l'utilizzo delle, seppur diminuite, risorse FSE disponibili per la prossima programmazione 2014/2020».
 
«Solo così -
ha concluso l'assessore - riusciremo a sopperire alla necessità di migliorare alcuni aspetti logistici riferiti all'accoglienza e all'erogazione dei servizi per il lavoro di cui oggi risente il sistema regionale dei servizi all'impiego per verificare soluzioni possibili all'attivazione di strumenti concreti rispetto agli standard che l'Europa ci pone».

 

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