Politiche sociali, presentazione progetti di accoglienza ed integrazione a favore di profughi e rifugiati politici. La Regione Molise pronta a coordinare la Rete locale

Il termine per la presentazione delle proposte progettuali è fissato al 19 ottobre 2013
Il termine per la presentazione delle proposte progettuali è fissato al 19 ottobre 2013

Un'opportunità di finanziamento per la gestione dei progetti di accoglienza ed assistenza in favore di profughi e richiedenti asilo politico, quella di cui ha voluto parlare il vicepresidente della Giunta regionale, Michele Petraroia, ai numerosi intervenuti all'incontro tenutosi nel tardo pomeriggio di ieri presso l'Assessorato alle Politiche sociali. 
 
Il Decreto del Ministro dell'Interno,  Angelino Alfano, del 30 luglio 2013 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 4 settembre scorso, fornisce indicazioni specifiche per la presentazione delle domande di contributo a valere sul Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell'asilo (FNPSA). Il Fondo, infatti, costituisce il finanziamento per la realizzazione di progetti di accoglienza da parte degli enti locali in seno al Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) per  il triennio 2014-2016. Al Fondo possono accedere Comuni, Unioni di comuni, Province - anche in forma di consorzio - in partenariato con le realtà del privato sociale. 
 
All'incontro hanno partecipato, oltre all'assessore Michele Petraroia  e al direttore del Servizio assistenza socio-sanitaria e Politiche sociali, Michele Colavita , i sindaci e gli amministratori di vari Comuni molisani, l'Agenzia regionale di Protezione civile, i rappresentanti della Caritas diocesane di Termoli - Larino, la Legacoop Molise, la Confcooperative regionale, vari esponenti del mondo delle cooperative, tra cui la Cooperativa Koinè, rappresentanti del Centro sociale "Il Melograno", membri del Comitato Primomarzo Molise, l'Associazione "Dalla Parte degli Ultimi", la maggior parte dei quali ha maturato una significativa esperienza nella gestione dell'emergenza profughi del Nord Africa.
 
Una tematica più che mai attuale considerati i continui sbarchi sulle coste siciliane da parte di profughi siriani e il recente incontro, voluto dal Viminale, tenutosi a San Giuliano di Puglia per valutare l'ipotesi di utilizzare il villaggio provvisorio nella gestione umanitaria dell'emergenza profughi, trasformandolo in un cosiddetto hub, ovvero nel centro principale di accoglienza del territorio molisano.   La posizione assunta e ribadita più volta dalla Regione Molise in merito a tale situazione è chiara: «Siamo favorevoli  - ha detto l'assessore regionale alle Politiche Sociali, Michele Petraroia - alle politiche di integrazione e di collaborazione con il Governo nazionale nel fronteggiare la situazione emergenziale che sta caratterizzando il nostro Paese, ma non abbiamo mezzi, strumenti, risorse idonee a garantire assistenza a grandi numeri».
 
Sulla base di tale presupposto, il  Governo stesso, dopo aver convocato urgentemente lo scorso 23 agosto la Conferenza Unificata in seguito all'acuirsi della guerra civile in Siria e al persistente sbarco di immigrati sulle coste meridionali italiane, ha maturato la ferma convinzione di come il fenomeno stia raggiungendo numeri ragguardevoli con peculiarità che spesso sconfinano dal carattere emergenziale e che potrebbero assumere connotazioni di tipo permanente.

 
La riunione con i sindaci, gli amministratori e i rappresentanti del volontariato voluta dal vicepresidente Petraroia
La riunione con i sindaci, gli amministratori e i rappresentanti del volontariato voluta dal vicepresidente Petraroia

 Tale considerazione ha spinto il Ministero dell'Interno a predisporre il nuovo bando di presentazione delle proposte progettuali per l'inserimento degli Enti locali nel Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) di durata triennale, a valere sugli anni 2014-2016, ed, inoltre, a raddoppiare il numero dei posti disponibili che dai precedenti 8.000 saranno incrementati a 16.000. Dopo anni di politiche emergenziali, sembra che finalmente ci si voglia dotare in maniera permanente di un sistema organizzato e solido.
 
E vuole essere della partita anche il Molise: la strategia condivisa sembra essersi orientata nel presentare progetti autonomi o associati, ricorrendo all'aiuto del privato sociale, per offrire un sistema di accoglienza integrata nei confronti di piccoli nuclei di immigrati da gestire in un ampio numero di Comuni in base alle disponibilità che, in parte, sono state fornite nell'incontro tenutosi ieri presso l'Assessorato regionale al Welfare. Hanno fornito la propria disponibilità ponderata e prudente alcune amministrazioni locali che intendono proseguire azioni già avviate in tema di accoglienza e di politiche di integrazione ed altre che hanno accettato la sfida di mettersi in gioco per la prima volta e contribuire alla (ri)conquista dell'autonomia individuale dei richiedenti/titolari di protezione internazionale e umanitaria.
 
«La Regione Molise - ha affermato il vicepresidente della Giunta regionale, Michele Petraroia -intende svolgere pienamente una funzione di raccordo tecnico-istituzionale della rete locale nei confronti di tutti coloro i quali vogliano rispondere, attraverso la presentazione di proposte progettuali,  alla possibilità di ottenere un contributo economico ed entrare così a far parte dello SPRAR, il Sistema di Protezione per i Richiedenti Asilo e i Rifugiati Politici,  con tutta una serie di meccanismi di tutela e di garanzia di un'accoglienza diffusa ed organizzata». 
 
Si eviterebbe, in tal modo, la presenza di profughi in territori e in strutture profondamente disomogenee e poco attrezzate e la loro collocazione in posti in cui potersi, a pieno titolo, integrare; si riuscirebbe, inoltre, a rivitalizzare le aree interne, oggettivamente interessate dal fenomeno dello spopolamento, ad incrementare le potenzialità ricettive delle strutture molisane e a creare nuove opportunità di lavoro per i giovani molisani attraverso la realizzazione di percorsi di accompagnamento del rifugiato di tipo formativo, linguistico, culturale che richiedono necessariamente figure professionali specializzate (interpreti, mediatori interculturali, familiari, operatori ed assistenti sociali e sanitari, esperti linguistici, educatori, psicologi, medici). 
 
«Candideremo il Molise - ha concluso Petraroia - affinché da realtà pilota e d'avanguardia possa trasformarsi in un bell'esempio di vera accoglienza che si costruisce solo dentro un tessuto di relazioni e una rete diffusa di servizi che possa aiutare gli immigrati ad inserirsi, per piccoli gruppi, nelle comunità e rappresenti per loro e per le qualificate professionalità che operano nel nostro territorio, un'effettiva opportunità».
 
Il termine per la presentazione delle proposte progettuali è fissato al 19 ottobre 2013; per ulteriori informazioni e per scaricare la domanda di partecipazione è possibile consultare il sito dello SPRAR www.serviziocentrale.it.

 

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