Attraverso l'Assessorato regionale ai LL.PP. e Trasporti, il Molise parteciperà al bando indetto dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per il finanziamento di reti e di ricarica dedicate ai veicoli elettrici destinato alle sole regioni.
La realizzazione di reti infrastrutturali per la ricarica di veicoli elettrici su territori nazionali è stata indicata dalla Commissione Europea come obiettivo prioritario e urgente finalizzato alla tutela della salute e dell'ambiente.
In quest'ottica, la Regione Molise ha provveduto a stilare un protocollo d'intesa, approvato oggi in giunta, da sottoscrivere con i Comuni individuati e coinvolti dall'assessorato competente che fa capo a Pierpaolo Nagni, articolando una proposta di interventi in considerazione dei sistemi urbani Campobasso -Termoli e Isernia-Venafro e prevedendo un limite di spesa, fissato dal bando, non superiore a 238.000 euro per ogni progetto.
«La mobilità elettrica - ha dichiarato l'assessore Nagni - presenta notevoli potenzialità in termini di riduzione dell'inquinamento atmosferico ed acustico. Ecco perché è necessario sostenere le reti intelligenti che coniugano l'utilizzo di tecnologie tradizionali con soluzioni digitali innovative a sostegno di una mobilità sostenibile anche in ambito urbano».
«Questo bando - ha continuato l'esponente dell'Esecutivo regionale - rappresenta per noi una buona occasione per metterci al passo con altre realtà e altre regioni che hanno già provveduto all'installazione di colonnine di ricarica per i veicoli elettrici. Abbiamo apprezzato lo spirito di iniziativa del Comune di Campobasso che, attraverso l'assessore Cefaratti ha già annunciato la sua adesione al progetto, ma va precisato che capofila dell'iniziativa è la Regione Molise che, in quanto destinataria del bando, ha provveduto, tramite il servizio competente, a interessare i Comuni individuati tra i quali, a giusta ragione, figura anche il Comune di Campobasso insieme al Comune di Termoli, Ripalimosani, Toro, Baranello, Riccia, Isernia e Venafro».
«Auspichiamo, ovviamente, nell'accettazione della nostra candidatura da parte del ministero per poter procedere poi alla realizzazione del progetto», ha concluso Nagni.