I censimenti costituiscono rilevazioni generali periodicamente svolte dagli Stati per ottenere informazione statistica sulla struttura demografica, sociale ed economica del Paese a grande livello di dettaglio territoriale. Il censimento dell'agricoltura è raccomandato dalle Nazioni Unite, regolamentato da leggi appositamente emanate dal Parlamento e dal Consiglio europeo ed eseguito in Italia dal 1960.
Tale strumento è inquadrato in un sistema integrato di statistiche agricole la cui valenza supera la rilevanza economica del settore, dovendo corrispondere ad esigenze di informazione statistica su una molteplicità di fenomeni agricoli, di sviluppo rurale e di sostenibilità ambientale necessaria alla impostazione, programmazione e valutazione della politica agricola europea.
Il fabbisogno informativo statistico in questa materia è ampio anche in relazione alla dimensione cospicua delle risorse finanziarie allocate nel bilancio dell'Unione per la politica di settore. Per questi motivi il regolamento comunitario di riferimento delle statistiche agricole strutturali stabilisce norme precise in materia di definizioni, classificazioni e nomenclatura con specificazione del campo di osservazione e dettagliato elenco delle variabili da sottoporre a rilevazione censuaria.
Il censimento, in definitiva, rappresenta un'occasione unica per raccogliere informazioni statistiche
sistematiche su tutte le aziende agricole attive nel Paese, in modo da offrire dati di
qualità per l'analisi e la valutazione delle politiche di intervento nazionali e regionali in
materia di agricoltura e di sviluppo rurale.