Percorsi di inclusione comunità Rom, verso la costituzione del Tavolo regionale

Obiettivo: porre in essere azioni mirate in grado di favorire politiche di inclusione sociale
Obiettivo: porre in essere azioni mirate in grado di favorire politiche di inclusione sociale

Superare la situazione di emarginazione economica e sociale della principale minoranza d'Europa,  quella dei Rom: è quanto si legge nel verbale di incontro che si è tenuto  presso l'Assessorato alle Politiche sociali, dove il vicepresidente della Giunta regionale, Michele Petraroia, assieme al direttore regionale del Servizio Assistenza socio-sanitaria e Politiche sociali, Michele Colavita, e alla responsabile dell'Ufficio Accoglienza ed integrazione degli immigrati e di contrasto all'esclusione sociale, Maria Fratangelo, ha inteso valutare la disponibilità degli intervenuti e il percorso da intraprendere circa la costituzione del Tavolo regionale per il coordinamento degli interventi locali nell'ambito della Strategia nazionale 2012/2020 di inclusione dei Rom, Sinti e Caminanti, fortemente auspicata dalla Commissione Europea che ha invitato gli Stati membri dell'Unione a porre in essere azioni mirate in grado di favorire le politiche di inclusione sociale di tali comunità, così come indicato nella raccomandazione CE n.173 del 5 aprile 2011.

La Strategia, sotto la guida dell'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR), prevede l'opportunità di costituire tavoli regionali, coordinati appunto dall'Assessorato regionale competente in materia, e che auspicano la partecipazione degli altri uffici regionali interessati nonché quella delle Province e dei Comuni, a partire da quelli più direttamente coinvolti nella problematica Rom, unitamente al coinvolgimento delle associazioni e degli enti della società civile impegnati nella tutela delle comunità Rom, Sinti e Caminanti.

Per tale ragione, hanno partecipato all'incontro, dimostrando piena adesione all'iniziativa e spirito di collaborazione, Maria Vittoria Corona per il Servizio Sistema integrato dell'istruzione e della formazione professionale della Regione Molise, Antonella Guerriero  per il Servizio Politiche per l'occupazione della Regione Molise, Maria Antenucci in rappresentanza dell'Ufficio Scolastico Regionale, Filomena Calenda , assessore alla Provincia di Isernia, Sylva Tamila  in rappresentanza del Centro per l'impiego della Provincia di Campobasso, Michelina Spina, delegata ANCI Molise,  Giovanni Viespoli,  presidente dell'Associazione Tikanè Assiem di Isernia, Rosa Marcogliese, presidente della Cooperativa sociale Koinè, oltre ai referenti dei 7 Ambiti territoriali sociali.
La Strategia nazionale di inclusione dei Rom, Sinti e Caminanti individua ben quattro assi di intervento:  istruzione, lavoro, salute e casa. In particolare, previsti, nel settore dell'istruzione, l'aumento delle opportunità educative del numero degli iscritti a scuola, attraverso azioni di contrasto a fenomeni di dispersione e abbandono scolastico, processi di pre-scolarizzazione e di sensibilizzazione nei confronti delle famiglie, volti a far comprender l'importanza che il settore dell'istruzione e della formazione può avere nel percorso di vita dei propri figli. Sul fronte lavoro, si punterà alla regolarizzazione del lavoro nero dei Rom, a politiche incentivanti per la promozione del lavoro autonomo e a percorsi di inserimento specifici per donne e under 35.

«La costituzione di questo specifico tavolo regionale - ha precisato il vicepresidente della Giunta regionale, Michele Petraroia - dimostra la sensibilità di tutti i soggetti coinvolti ad elaborare un documento programmatico che fissi ruoli ed obiettivi che accelerino i percorsi di integrazione delle comunità dei Rom, documento che potremo inserire nella prossima programmazione 2014-2020 dei fondi comunitari, in piena sintonia con quanto indicato dalla Commissione Europea circa la destinazione di una maggiore quantità di risorse sull'obiettivo tematico 9 'Inclusione sociale e lotta alla povertà».

«L'idea che abbiamo condiviso  - ha proseguito l'assessore Petraroia - consiste nell'effettuare un monitoraggio ed un'analisi socio-demografica, avvalendoci del contributo dell'Associazione Tikanè Assiem ed in collaborazione con i servizi sociali delle cinque principali realtà comunali presso le quali sono collocate le comunità Rom, ovvero Termoli, Santa Croce di Magliano, Campobasso, Isernia, Venafro, al fine di avere una ricognizione precisa e puntuale del numero effettivo di residenti di etnia rom».

«Proveremo, in seguito, - ha concluso il vicepresidente dell'Esecutivo -  ad incrociare tali dati con quelli che ci fornirà l'Ufficio Scolastico Regionale riguardo il numero di studenti che concludono il percorso formativo, la tipologia di titolo di studio conseguito, tentando di effettuare, tramite l'apporto dei Centri per l'Impiego delle due Province molisane,  un bilancio di competenze che permetta di individuare possibili percorsi di inserimento lavorativo e di rivalorizzazione dei mestieri a vocazione artigianale».

 

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