Fondazione Giovanni Paolo II, incontro presso l'Assessorato alle Politiche per l'occupazione

Il Tavolo con l'assessore Petraroia, i dirigenti regionali e le Organizzazioni sindacali
Il Tavolo con l'assessore Petraroia, i dirigenti regionali e le Organizzazioni sindacali

Su richiesta delle Organizzazioni sindacali, questa mattina l'assessore alle Politiche per l'occupazione, Michele Petraroia, ha incontrato i rappresentanti dei lavoratori e della proprietà della Fondazione Giovanni Paolo II.  Al centro della riunione, che si è tenuta presso l'Assessorato al Lavoro, il ritiro dei 45 licenziamenti annunciati ieri dalla Fondazione e l'eventuale concessione della CIG in deroga.

All'incontro, oltre all'assessore alle Politiche per l'occupazione, hanno partecipato i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali, il Direttore sanitario dell'ASREM, Gianfranco Paglione, il dirigente del Servizio ospedalità pubblica e privata, dott.ssa Sandra Scarlatelli, il drigente del Servizio Politiche per l'occupazione, dott. Vincenzo Rossi, e il subcommissario ad acta, dott. Nicola Rosato.
Subito dopo il confronto con i rappresentanti sindacali, che hanno ricostruito quanto è accaduto negli ultimi 10 giorni - dal mancato accordo dello scorso 9 luglio fino all'annuncio dei licenziamenti di ieri nei confronti di 45 infermieri - l'assessore Petraroia ha incontrato anche i rappresentanti della Fondazione Giovanni Paolo II guidati dal direttore generale, Gianfranco Rastelli, e del dott. Antonio D'Aimmo.

«Abbiamo subito accolto la richiesta delle organizzazioni sindacali - ha detto l'assessore alle politiche per l'occupazione Michele Petraroia - per evitare i licenziamenti ed attivare gli ammortizzatori sociali che abbiamo a disposizione. Nessuna trattativa, però, è possibile se non vengono ritirate le lettere di licenziamento. Né possiamo accettare che si confondano tra di loro due cose molto diverse come la discussione sulla riforma del sistema sanitario regionale, che va affrontata nelle sedi adeguate,con quella del personale».

«I licenziamenti -
ha ribadito il vicepresidente della Giunta regionale - vanno ritirati perché rappresentano un danno non solo per i lavoratori che li subiscono ma anche per la stessa azienda se vuole mantenere standard adeguati nelle prestazioni sanitarie offerte ai cittadini molisani».
«Alla Fondazione -
ha concluso Petraroia rivolgendosi al direttore generale Gianfranco Rastelli - chiedo di rivedere la decisione assunta dal Consiglio di amministrazione, altrimenti non ha senso continuare il confronto se queste sono le premesse».

Da parte sua, il direttore generale della Fondazione, Gianfranco Rastelli, ha risposto che i licenziamenti sono stati disposti dal CdA della Fondazione, in quanto i posti letto attribuiti dal Piano sanitario regionale sono stati ridotti da 180 a meno di 120 e, quindi, la riduzione del personale era inevitabile. Sulla richiesta di ritiro dei licenziamenti ha spiegato di non poter prendere alcuna decisione in merito senza un nuovo pronunciamento da parte del Consiglio di amministrazione della Fondazione.
Venuta a mancare questa condizione, la riunione si è sciolta in attesa delle prossime decisioni della proprietà dell'Istituto di cura e ricerca. 

 

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