Politiche sociali, il punto in Assessorato sulle strutture sanitarie "Colitto" e "Pistilli" di Campobasso

Da sinistra nella foto: l'ass. De Benedittis, il sindaco Di Bartolomeo, il vicepresidente Petraroia e l'avv. Alberto Sipio Pistilli
Da sinistra nella foto: l'ass. De Benedittis, il sindaco Di Bartolomeo, il vicepresidente Petraroia e l'avv. Alberto Sipio Pistilli

Una ricognizione sullo stato generale in cui versano le strutture campobassane "Colitto" di via Garibaldi e "don Carlo Pistilli" di via delle Frasche, la prima destinata a residenza socio-sanitaria e per la quale sono stati appaltati lavori di ristrutturazione e adeguamento nel 2010, la seconda già attiva da anni, ma che presenta non poche difficoltà ad operare in maniera serena per poter garantire un servizio di qualità ai propri ospiti.
 
Se ne è discusso ieri pomeriggio in un incontro tenutosi presso la Sala "Nicola Trematerra" dell'Assessorato regionale al Lavoro, promosso dal vicepresidente della Giunta regionale, Michele Petraroia, il cui obiettivo principale è consistito nel promuovere un confronto con l'Amministrazione comunale del capoluogo, gli Assessorati regionali alle Politiche sociali e alla Salute, la dirigenza e i vertici amministrativi della  Casa di cura "don Carlo Pistilli" di Campobasso.
 
Nel corso della riunione, si è cercato di definire una modalità condivisa circa il dove e come intervenire per portare a compimento, in tempi rapidi, i lavori di ristrutturazione della struttura di via Garibaldi e, al contempo, accelerare l'iter amministrativo della riconversione della struttura di Via delle Frasche in Residenza Sanitaria Assistita (RSA). 
 
Al dibattito hanno contribuito con vari spunti di riflessione l'assessore regionale, Michele Petraroia, il sindaco del Comune di Campobasso, Luigi Di Bartolomeo, i dirigenti regionali del Servizio Ospedalità pubblica e privata, Sandra Scarlatelli, e  del Servizio Assistenza socio-sanitaria e Politiche sociali, Michele Colavita, la presidente della Casa di riposo "Pistilli", il consigliere comunale Tommaso Iocca e vari funzionari amministrativi della struttura sanitaria, oltre all'avv. Alberto Sipio Pistilli, quale ultimo erede della famiglia che donò la struttura alla città e membro di diritto del Consiglio di amministrazione.
 
«Occorre - ha affermato l'assessore regionale Michele Petraroia - recuperare il lascito di Don Carlo Pistilli e restituire ai cittadini di Campobasso un luogo dove sia aperta una mensa per i poveri ed offerto un alloggio per i casi di necessità, aiutando gli orfani, i migranti e chi è privo di reddito».
Pur in presenza di difficoltà oggettive connesse col Piano di rientro dal debito sanitario, le rappresentanze degli amministratori intervenuti insieme ai dirigenti regionali e della Casa di riposo, hanno convenuto sull'opportunità di riaprire la sede di Via Garibaldi, chiusa dal 1996, e avviare le procedure per l'accreditamento della struttura in Residenza Sanitaria Assistita.
 
In tal modo si potrebbero potenziare i servizi della medicina territoriale con un forte contenimento di spesa pubblica. Si risparmierebbero 800 euro al giorno tra un ricovero in ospedale ed un ricovero nella RSA, attivando tra l'altro nuovi posti di lavoro per infermieri, assistenti sociali, psicologi, medici e personale ausiliario. Sarebbe sbagliato non completare gli ultimi adempimenti amministrativi e non utilizzare una struttura sostanzialmente già pronta e che è costata milioni di euro per la sua realizzazione e ristrutturazione.

 

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