Incontro Letta, Frattura: ricostituire il dialogo costante

Roma, Palazzo Chigi. La delegazione della Conferenza delle Regioni che ha partecipato alla riunione con il Governo
Roma, Palazzo Chigi. La delegazione della Conferenza delle Regioni che ha partecipato alla riunione con il Governo

«Principio fondamentale, da cui ripartire per una politica di collaborazione, è la ricostituzione di un dialogo continuo e costante su tutti i temi più importanti e urgenti per le Regioni. Dal Governo aspettiamo adesso indicazioni e segnali di concretezza».
Così il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura, ha commentato l'incontro di questa mattina tra i governatori e il presidente del Consiglio Enrico Letta. Sul tavolo di Palazzo Chigi, sanità, federalismo e finanza pubblica, crescita, welfare e riforme istituzionali.

«Abbiamo chiesto al Governo - ha spiegato Frattura uscendo dalla riunione con il premier - di avviare un sistema di relazioni che tenga insieme le istituzioni. Crediamo fondamentale, in materia di sanità, federalismo e risorse, un confronto vero improntato alla lealtà. Importante per noi è stringere un nuovo Patto per la salute concordato ed aperto alle istanze del territorio».

Per Frattura non si torna indietro sulla possibilità di decidere dal basso. «Non possiamo immaginare adesso un ritorno alla centralizzazione delle competenze. Come Regioni siamo pronti a ragionare nella nostra programmazione sulle priorità da condividere con il sistema centrale, ma dal sistema centrale ci aspettiamo un'apertura vera alle nostre istanze, la costruzione di una cooperazione concreta dei tre livelli di governante, soprattutto in vista della programmazione dei fondi europei 2014-2020».

«Per la crescita - ha concluso il presidente Frattura - dovremo rivedere i vincoli del patto di stabilità, rifinanziare gli ammortizzatori sociali, prevedere un fondo unico per il welfare e cancellare quello unico regionale per il trasporto pubblico locale per applicare l'accordo Governo-Regioni del dicembre 2011. Sul ticket in sanità abbiamo chiesto non solo l'eliminazione, ma anche la copertura delle risorse che verrebbero meno».

 

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