Enti e società partecipate, Scarabeo prosegue nell'azione di verifica

Scarabeo: «Occorre avere idee chiare sul da farsi e, soprattutto, risorse da mettere in campo»
Scarabeo: «Occorre avere idee chiare sul da farsi e, soprattutto, risorse da mettere in campo»

«Stiamo verificando a fondo la situazione negli enti  a partecipazione regionale che rappresentano dei veri e propri "rami secchi", nei confronti dei quali la volontà della Regione resta quella del contenimento dei costi, eliminando inutili finanziamenti "a pioggia" che non hanno nessun tipo di vantaggio per il Molise. Ciò, non soltanto per il decreto legge sulla spending review ma, soprattutto, per il rispetto che la politica deve alle tante imprese locali e ai tanti molisani in difficoltà».

E' quanto sostiene l'assessore regionale alle Società partecipate, Massimiliano Scarabeo, il quale tiene a precisare che «in sede di approvazione del bilancio della IFIM Spa, la Regione si è espressa sull'inutilità di restare nel capitale sociale della società finanziaria».

«Il particolare periodo -
dice l'assessore -  non ci consente di continuare ad essere cicale spendaccione, dobbiamo pensare all'immediato rilancio dell'economia regionale, e per farlo occorre mettere a frutto qualsiasi risorsa disponibile. Attenersi alle disposizioni in materia di contenimento dei costi è un preciso dovere, non soltanto legislativo, ma morale, nei confronti delle numerose imprese molisane e dei tanti cittadini che non vogliono vedere buttati alle ortiche decine di milioni di euro di soldi pubblici. Il risultato di gestioni "allegre", finanziamenti senza logica, erogati dalla Regione, non hanno, purtroppo, portato alcun tipo di vantaggio al nostro tessuto economico-produttivo e il Molise ha bisogno di tutte le risorse disponibili per iniziare la tanto attesa fase di sviluppo e crescita che le necessita».

«In fase di discussione del bilancio dell'IFIM -
ribadisce Scarabeo - è emersa l'inutilità della Regione di continuare a restare socio; del resto, la partecipazione nel capitale sociale IFIM era comunque da considerarsi temporanea, così come stabilito con una delibera del 2007. Viste le conseguenze,  a distanza di sei anni, possiamo dire che l'esperimento può considerarsi concluso. Dobbiamo guardare in maniera attenta a quello che facciamo, le tante situazioni di disagio sociale, che la perdita di posti di lavoro sta determinando, stridono fortemente col fatto di tenere congelati ingenti risorse economiche in enti e strutture  inutili e improduttive».

«La Regione -
conclude l'assessore - deve dare il via alla ripresa economica, perciò occorre avere idee chiare sul da farsi  e, soprattutto, risorse da mettere in campo. Il tempo delle vacche grasse è finito, così come la politica assistenziale e clientelare, se vogliamo pensare ad un futuro più promettente, dobbiamo rimboccarci le maniche e cercare di ottenere i migliori risultati possibili: questo deve essere il metodo con cui portare avanti le idee per la crescita e lo sviluppo del Molise».

 

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