L'Ospedale "Caracciolo" di Agnone non si tocca. Lo ha ribadito il Presidente della Regione, Michele Iorio, al Comitato per la salvaguardia del nosocomio altomolisano, nel corso di un incontro, tenutosi nel pomeriggio presso la Sede di Via Genova. Oltre a Iorio, erano presenti l'Assessore alla Sanità, Nicola Passarelli, e l'Assessore al Turismo, Franco Giorgio Marinelli.
Hanno accompagnato il Comitato il Vescovo di Trivento, Mons. Domenico Scotti, il Sindaco di Agnone, Gelsomino De Vita, e il Sindaco di Capracotta, Antonio Monaco.
Anche in quest'occasione, il Presidente Iorio ha ribadito che l'obiettivo primario della politica sanitaria molisana è quello di dare ai molisani i servizi di cui hanno bisogno in un'ottica di riorganizzazione dell'intero sistema sanitario.
"Non è mai stata in discussione, né lo è adesso, e men che meno lo sarà in futuro - ha spiegato Iorio - l'esistenza dell'Ospedale di Agnone. Abbiamo voluto con chiarezza, già in occasione della legge di riforma sanitaria, agganciare quest' ospedale ad una peculiarità territoriale e demografica già contemplata e «protetta» nelle normative speciali previste dalla Legge sulla Montagna. Un impegno che abbiamo preso allora con i cittadini dell'Alto Molise e che intendiamo assolutamente rispettare".
Dunque, l'Ospedale "Caracciolo" manterrà, come già concordato nei giorni scorsi con i Sindaci dell'area, la sua autonomia finanziaria e gestionale, potrà contare su un'organizzazione funzionale capace di assicurare quattro unità operative complesse, varie unità semplici e tutte le altre strutture necessarie alla popolazione dell'area, quali, ad esempio, la riabilitazione, la lungodegenza e le R.S.A.
"Dovremo certamente attuare - ha spiegato Iorio - una riforma del sistema sia per le richieste che vengono dal Governo nazionale sia per migliorare il servizio in generale e renderlo moderno ed efficiente. Ci confronteremo, quindi, in una nuova logica federalista che ci auguriamo potrà tutelare le nostre peculiarità".
"Pur tuttavia - ha concluso il Presidente - rispettando l'impegno di responsabilità, dovremo eliminare i costi inutili e abbattere fortemente l'emigrazione sanitaria. In tal mondo renderemo più efficace il servizio e ridurremo anche i disagi per quei cittadini che oggi sono costretti a spostarsi in altre regioni per usufruire di alcune prestazioni. Una situazione questa che crea ancora problemi e genera un grosso costo sul bilancio sanitario complessivo dell'intero Molise ".