Licenziamenti Fondazione Giovanni Paolo II, solo una dilazione dai vertici dell'azienda

Frattura:  «Una sanità pubblica, fatta di qualità, con l'equilibrio dei numeri, è l'obiettivo che ci siamo dati»
Frattura: «Una sanità pubblica, fatta di qualità, con l'equilibrio dei numeri, è l'obiettivo che ci siamo dati»

«Nel momento in cui chiediamo 30 giorni di proroga per poter approfondire il tema, visto che parliamo di 47 possibili licenziamenti, in tutta onestà, mi sarei aspettato un'adesione da parte della Fondazione sulla richiesta espressamente formalizzata. Portiamo a casa un impegno della Fondazione eventualmente a non procedere, nei prossimi 30 giorni, ai licenziamenti stessi. Noi, per la verità, avevamo chiesto la sospensione del Tavolo proprio per approfondirci e rivederci con le idee chiare su tutti i dati di bilancio della Fondazione».

E' il commento a caldo del Presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, al no opposto dai vertici della Fondazione di Ricerca e Cura Giovanni Paolo II alla richiesta di una proroga di un mese per la ricerca di una soluzione condivisa al fine  evitare il licenziamento di 47 unità lavorative dell'azienda di Tappino.
Il Governatore, poi, ha risposto alle domande dei giornalisti sulla nomina conferitagli ieri da Monti a Commissario ad acta per la prosecuzione del vigente Piano di rientro dai disavanzi sanitari e sull'approvazione del Piano sanitario di Basso e Rosato.

«Ieri il Governo - ha detto Frattura - mi ha nominato Commissario della  sanità, prorogando il ruolo di commissario del Dott. Basso al 30 aprile. Sono solito approfondire i dati prima di proclamare qualcosa che poi, nei fatti, non è realizzabile. Va da sé che una sanità pubblica, fatta di qualità, con l'equilibrio dei numeri, è l'obiettivo che ci siamo dati. Tutto questo va rapportato a fatti concreti. Quindi, oggi, nel confermare gli impegni assunti con i molisani durante la campagna, siamo qui a dichiarare che il  27 incontreremo il Dott. Basso e con lui faremo il punto, visto che nella proroga assentita al 30 aprile gli sono stati conferiti ulteriori compiti sulla base del commissariamento decretato. Commissariamento decretato perché la Regione, negli anni precedenti, fino all'ultimo tavolo di una decina di giorni fa, si è dimostrata inadempiente rispetto agli accordi. Ed allora, non stiamo qui  a discutere sul perché o su per come, stiamo qui a discutere su qual è la sanità che intendiamo offrire ai molisani, quali sono le presenze sui territori e, soprattutto, che cosa significa mantenimento dei livelli occupazionali sulla base della qualità dei servizi offerti».

 

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