L'Aquila, un anno fa il tragico sisma

Iorio: "Oggi il Molise piange le sue vittime ed è vicino ai terremotati d'Abruzzo"

Il Presidente della Regione Molise, Michele Iorio, in occasione del primo anniversario del terremoto dell'Abruzzo, ha dichiarato:

"La mattina del 6 aprile del 2009 i molisani rivissero l'orrore del 31 ottobre 2002. Ancora una volta la terra aveva tremato, ancora una volta erano migliaia i senza casa e ancora una volta madri e padri piangevano i propri figli davanti ad un edificio che doveva proteggerli, ospitarli e fornire il giusto habitat in cui studiare, formarsi e costruirsi un futuro migliore. Ancora una volta riecheggiavano gli applausi ai soccorritori, davanti alle macerie degli edifici crollati, per i ragazzi estratti vivi.
 
Ancora una volta diveniva assordante il silenzio sacrale che naturalmente si creava per quelli che non ce l'avevano fatta. Lo stesso dolore, la stessa disperazione, lo stesso sconcerto l'ebbe chi guardava la televisione o ascoltava la radio. Le notizie si susseguivano, il numero delle vittime aumentava ad ogni telegiornale, ogni famiglia si interrogava se tra quelle macerie si trovava un proprio congiunto, un amico, un conoscente. Con il passare delle ore, il disastro cominciava ad avere i contorni reali. Si conoscevano i primi nomi delle vittime, ed il Molise scopriva che tra i trecento e otto  morti vi erano sei suoi figli, di cui quattro studenti. La regione si stringeva intorno ai genitori degli studenti di Isernia, Bojano e Carovilli.
 
Ogni madre,  padre, fratello e  figlio comprendeva e condivideva ciò che i parenti delle vittime provano. Quei tragici momenti, come accadde sette anni prima a San Giuliano di Puglia, riuscirono a scuotere tutti e a rendere ciascuno partecipe in prima persona. Parallelamente, partiva la macchina dei soccorsi. Il Molise seppe fare la sua parte. La Protezione Civile della Regione Molise, prima a giungere nel capoluogo abruzzese, allestì un primo campo con un ponte radio nel centro distrutto dell'Aquila.  Poco dopo, ci fu assegnata la gestione dei soccorsi nella frazione di Arischia. In tempi record vennero montate tende, la cucina da campo, i servizi igienici e così, a poche ore dal sisma, oltre seicento persone, la sera, poterono dormire al coperto. Le tragedie, molte volte, tirano fuori il meglio degli uomini. Fu proprio ciò che accadde a l'Aquila.

Oggi, ad un anno di distanza, il Molise piange le sue vittime e le onora ricordandone il nome: Vittorio Tagliente, Elvio Romano, Michele Iavagnilio, Danilo Ciolli, Luana Paglione e Ernesto Sferra. Ma tutto il Molise è vicino anche a ciascuno dei terremotati d'Abruzzo e a ogni familiare di chi, alle tre e trentadue, di quella triste notte, perse la vita ed il proprio futuro". 

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