Vertenza ATM, Velardi: «Nessuna responsabilità della Regione su Accordo disatteso»

Velardi. L'Assessore regionale ai Trasporti ha chiarito la posizione della Regione Molise attraverso un comunicato stampa
Velardi. L'Assessore regionale ai Trasporti ha chiarito la posizione della Regione Molise attraverso un comunicato stampa

La Regione non ha alcuna responsabilità circa la mancata attuazione dell'Accordo sottoscritto  dall'Ente di Via Genova unitamente ad ATM ed Organizzazioni sindacali. A dirlo è l'Assessore regionale ai Trasporti, Luigi Velardi, il quale, in un comunicato stampa, giudica «del tutto strumentali queste accuse nei confronti della Regione».

«L'Accordo - puntualizza Velardi - è il frutto di una iniziativa della Regione, alla quale i Sindacati hanno aderito, peraltro dopo strenua contrattazione. Quell'accordo non è frutto di attività sindacale, ma è il risultato di una sofferta trattativa alla quale i Sindacati hanno aderito forse malvolentieri. Oggi i Sindacati invocano un accordo che loro per primi non hanno rispettato. L'unica  condizione essenziale, richiesta dalla ATM prima della firma dell'accordo, era che non ci fossero più decreti ingiuntivi da parte dei  dipendenti. Malgrado le promesse, a distanza di qualche settimana, invece, la ditta si è vista recapitare circa 130 decreti ingiuntivi, che hanno creato evidenti difficoltà all'impresa, la quale ha scritto e dichiarato direttamente ai Sindacati, in mia presenza, che l'Accordo era stato di fatto violato e non aveva più alcuna validità».


«Dunque - prosegue l'Assessore
non è la Regione che non ha tenuto fede all'Accordo, ma sono i Sindacati ad aver violato, di fatto, i termini e le prospettive dell'Accordo stesso. Devo ricordare che mi sono speso con i Sindacati e li ho pregati di mantenere fede ai patti, revocando i decreti ingiuntivi: questo ci avrebbe consentito di attuare l'Accordo, ma i sindacati sono stati irremovibili, ben sapendo che si sarebbero determinate le conseguenze di cui oggi si lamentano. Eravamo riusciti, attraverso l'Accordo, a trovare la quadra della situazione; oggi i soggetti che lo hanno di fatto violato ne chiedono l'applicazione, ben sapendo che non esistono le condizioni, perché è stato minato nei presupposti e nelle condizioni. Occorre, peraltro, sottolineare che stiamo parlando di servizi, pari a 730.000 km,  che la ditta ATM  ha chiesto di effettuare a titolo gratuito, cioè a rischio di impresa. Non siamo nell'ambito della rete dei servizi minimi, approvati dalla Regione, solo rispetto ai quali la Regione ha l'obbligo di pagare, cosa che sta facendo puntualmente. La Regione paga i servizi che richiede e non quelli che una singola ditta chiede di effettuare a proprio costo, perché rientrano in una propria attività e iniziativa di impresa».

«Per quanto riguarda i dipendenti - precisa ancora Velardi - la Regione ha chiesto a tutte le aziende di mantenere in servizio tutti  i dipendenti,  nonostante che il taglio di circa cinque milioni di chilometri avrebbe, di per sé, implicato una parallela riduzione dei dipendenti. Tutto questo non è avvenuto, tant'è che fino ad oggi non si è verificato  alcun licenziamento. Oggi, di fronte a queste nuove situazioni, e ad atteggiamenti di netta chiusura da parte dei Sindacati e dei lavoratori, le aziende prenderanno le proprie decisioni, anche rispetto alla cassa integrazione. Voglio solo ribadire,  come sanno bene i Sindacati e la stessa ditta,  che la Regione non solo ha sempre pagato puntualmente, ma ultimamente addirittura in anticipo , proprio per tener conto delle difficoltà delle aziende del settore. Ma nulla di più è dovuto da parte della Regione, e tantomeno il rispetto di un Accordo che sia i Sindacati che l'Impresa hanno disatteso».

 

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