Il Molise aderisce all'Associazione Europea delle Vie Francigene, diventando così tappa del percorso religioso che da Canterbury (Inghilterra) porta a Gerusalemme. La presentazione ufficiale è avvenuta sabato 27 ottobre, nel corso dell'Assemblea generale dell'Associazione Europea delle Vie Francigene, che si è tenuta a Lucera (Foggia) presso il Teatro Garibaldi.
Insieme al Molise sono in fase di adesione all'unica associazione accreditata presso il Consiglio d'Europa per il riconoscimento delle Vie Francigene anche il Comune di Lucera, la Regione Basilicata e il Comune di Venosa. Un momento importante, perché tale adesione permetterà alla nostra Regione, insieme a Lazio, Puglia, Campania, Basilicata, di far parte del Comitato scientifico dell'Associazione che segnerà il tracciato della Via Francigena del Sud, completando così il percorso italiano del cammino religioso. Presenti all'incontro il Presidente dell'Associazione Europea delle Vie Francigene, Massimo Tedeschi, Penelope Denu, Segretario esecutivo dell'accordo parziale allargato del Consiglio d'Europa sugli itinerari culturali e Direttore dell'Istituto europeo degli itinerari culturali, nonché i soci dell'Associazione, amministratori di piccoli e grandi centri italiani in cui la Via Francigena è già realtà e porta con sé migliaia di turisti e "camminatori" l'anno, grazie allo sviluppo di nuove iniziative dedicate e finanziate dall'UE.
«Credo che l'ambizioso progetto della Via Francigena del Sud - ha affermato il Presidente Pietracupa nel corso dell'assemblea - sia quello di rafforzare il legame tra i territori; il compito della politica è quello di recepire le istanze dal basso, di studiosi e associazioni che, autonomamente e senza nessun tipo di sostegno economico, si sono mossi per creare questo movimento culturale e di opinione. Per quanto concerne il Molise, posso affermare che il Consiglio regionale è stato il motore trainante del progetto della Via Francigena ed ha per questo il coordinamento dello stesso grazie soprattutto all'apporto di studiosi e tecnici lontani dalla politica, ma preziosi per lo sviluppo dell'iniziativa. Parlo dell'Architetto Franco Valente, che farà parte del Comitato scientifico dell'Associazione e della Dottoressa Rosetta Porfirio, funzionario del Consiglio regionale, responsabile del progetto Via Francigena».
«Sono qui a Lucera - ha continuato Pietracupa - per collaborare in maniera operativa e per affermare che lo sviluppo del progetto, a mio avviso, deve avere il coinvolgimento di quanti più popoli e intelligenze possibili con un solo punto di riferimento, che è il percorso, comune a tutti. No al neocentralismo, dunque, ma restiamo insieme e valorizziamo i nostri territori in un progetto condiviso. Se in noi crescerà questo tipo di coscienza volta a saper cogliere le occasioni che ci vengono offerte dall'Europa, potremo davvero creare qualcosa di nuovo e concreto per i nostri territori come la Via Francigena che unisce l'Italia e l'Europa».
Accogliendo l'invito del Presidente Pietracupa Maria Zongoli, funzionario responsabile delle Vie Francigene della Regione Lazio, ha proposto l'idea di predisporre una cartografia italiana unica della Via Francigena, all'interno della quale ognuna delle Regioni coinvolte fornirà una cartina dettagliata delle tappe culturali e storiche presenti sul percorso che verrà riconosciuto dal Consiglio d'Europa e dall'Associazione delle Vie Francigene ,la quale avrà il ruolo di riunire tutte le indicazioni provenienti dai diversi territori.
Tra i tanti presenti all'incontro, infine, anche l'Assessore alla Cultura della Regione Puglia, Silvia Godelli, che ha salutato con particolare favore il Molise affermando che, grazie all'adesione fortemente sostenuta dal Presidente Pietracupa, la nostra Regione ha contribuito a superare la difficoltà che inizialmente aveva il progetto della Via Francigena quale quello della continuità tra territori interessati dal percorso.
La Via Francigena è realtà in Molise, tocca diversi Comuni del nostro territorio e rappresenta un progetto che guarda al futuro possibile, in cui le Regioni d'Italia sono capaci di intercettare le loro potenzialità turistiche e di sviluppo intrinseche di questo progetto europeo.