Prospezioni idrocarburi, difesa bipartisan delle Isole Tremiti

Velardi: «Servono iniziative congiunte di sensibilizzazione e, se necessario, di protesta»
Velardi: «Servono iniziative congiunte di sensibilizzazione e, se necessario, di protesta»

«Sono felice dell'unità di intenti, evidenziata attorno alla questione delle trivellazioni, nell'ultima seduta di Consiglio regionale, che potrebbero interessare le Isole Tremiti, e delle proposte che si porranno in essere con lo scopo di salvaguardare le nostre coste da interventi di questo tipo».

Così l'Assessore regionale all'Ambiente, Luigi Velardi, a margine della discussione in Consiglio regionale durante la quale si è discusso sulle probabili indagini che avverranno a largo delle Isole da parte dell'Azienda Petroceltic.

«Accolgo positivamente - ha detto Velardi - le iniziative intraprese dai colleghi Sabusco, Romagnuolo e Petraroia, che mirano tutte a sensibilizzare le istituzioni a vario livello, al fine di scongiurare il rischio trivellazioni. Qualche settimana fa, ho scritto al Ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, manifestando disappunto su tale genere di scelta ed ho contattato i Sindaci di Termoli, delle Isole Tremiti ed esponenti del Consiglio regionale della Puglia, così da intraprendere iniziative congiunte di sensibilizzazione  e di protesta, se necessario. Il Presidente Iorio, anche in qualità di Presidente dell'Euroregione Adriatica, ha promesso di confrontarsi a breve con il Governo su tale questione, anche in raccordo con i suoi colleghi delle altre Regioni, insieme  ai quali si stanno valutando proposte da sottoporre al Parlamento, così da regolamentare la materia delle indagini e dell'estrazioni di  minerali ed idrocarburi nel Mar Adriatico, mare piccolo, chiuso e assolutamente non idoneo per tali attività».

«In attesa dell'incontro - ha concluso l'Assessore -  che ci sarà con le altre Regioni e con il Ministro Clini, a novembre a Trieste, il prossimo 6 ottobre parteciperemo, come confermato dal Presidente Pietracupa, ad una manifestazione a Manfredonia, dove, al pari di quella avvenuta a Termoli,  aderiranno istituzioni ed associazioni, sempre con l'obiettivo è di evitare le ricerche di idrocarburi nei fondali marini dell'Adriatico».

 

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