"Noi abbiamo fatto la scelta di continuare a fare zucchero, in altri luoghi si è deciso di riconvertire gli impianti alla produzione di energia con le biomasse. Noi abbiamo scelto di mantenere e salvaguardare l'occupazione, altri hanno fatto di conto con la cassa integrazione e con i problemi sociali che essa rappresenta. E' un po' questo il riassunto sintetico della nostra azione di Governo per la salvaguardia dello Zuccherificio del Molise. Ed è proprio l'esatto contrario di quanto maliziosamente asserisce sulle pagine di un giornale locale, l'articolista Pasquale Di Bello".
Lo ha detto il Presidente della Regione, Michele Iorio, a proposito della politica del Governo regionale per la continuità produttiva dello Zuccherificio del Molise.
"Come Governo Regionale - ha ricordato il Presidente- scegliemmo di non condividere l'impostazione della UE sugli OGM e decidemmo di continuare la produzione in Molise, una scelta fatta in solitudine rispetto alla maggior parte degli stabilimenti di zucchero in Italia. Oggi, mentre quelle stesse strutture indirizzano il loro percorso industriale alla produzione di energia, creando non pochi problemi occupazionali alle aree dove insistono, noi andiamo avanti per la nostra strada e ascoltiamo, proprio in questi giorni, per bocca del Ministro Zaia, la volontà del Governo nazionale di sostenere la nostra iniziativa con appositi strumenti finanziari. Testimonianza, questa, di una lungimiranza progettuale scaturente da una politica sana e capace di far sintesi delle istanze provenienti dal territorio e dal tessuto economico-sociale che vi opera. Scelte che abbiamo preso sempre nell'ottica di un confronto e di una intesa con i lavoratori e con i rappresentanti di categoria. Insieme abbiamo deciso di continuare ed insieme abbiamo stabilito la strada da percorre a breve e a lungo tempo".
"Ho letto, sempre sullo stesso Giornale - ha precisato Iorio - anche una serie di offese e illazioni sul socio privato. Dichiarazioni che non intendo commentare; evidenzio solo, però, che noi non abbiamo fatto altro che seguire il percorso intrapreso dalla FIAT quando si è affidata, per il suo rilancio, a Marchionne. Non credo che a Torino si siano preoccupati di dove abitasse e da dove provenisse Marchionne. Forse erano più presi, diversamente da Nuovo Molise, dalle capacità del manager e dal progetto industriale che aveva in mente. Parimenti, noi abbiamo pensato più alle idee di Perna, che alla sua residenza. Idee tramutate in un progetto che abbiamo discusso e condiviso anche con i bieticoltori, i lavoratori dello Zuccherificio e le altre forze sociali ".
"Trovo, infine, alquanto bizzarro - ha sostenuto Iorio - l'atteggiamento delle minoranze in Consiglio regionale che si sono appiattite e arrese rispetto ad un doveroso dibattito sul furto dello Zuccherificio. Esse, infatti, hanno preferito giocare di retroguardia, abdicare al proprio ruolo, rinnegare le scelte fatte in Consiglio regionale all'unanimità, e lasciare tutta la scena alle sole posizioni polemiche e distruttive di Massimo Romano. Posizioni propagandate a senso unico dallo stesso Giornale di Ciarrapico. Sarebbe, altresì, il caso che qualcuno, anche tra i banchi della maggioranza, rispetto a questo travisamento della verità, si alzasse e intervenisse, almeno per difendere le proprie scelte e per coerenza rispetto ad un progetto largamente condiviso e sostenuto, come quello di sostegno allo Zuccherificio del Molise. Pare quasi che ci sia una sorta di reticenza da parte di tutti a difendere le proprie scelte per paura della reazione di Nuovo Molise".
"Mi auguro che queste precisazioni - ha concluso il Presidente della Regione - possano fare chiarezza sull'azione di un Governo regionale che è da sempre impegnato per la protezione dello Stabilimento termolese da ipotesi di chiusura o di trasformazione in produzioni energetiche. Per quanto riguarda le decisioni assunte nello specifico sullo Zuccherificio dalla Giunta Regionale, mi rifaccio, sottoscrivendola in pieno, alla risposta fornita dall'Assessore Vitagliano al Consigliere Massimo Romano".