Agnone, a proposito del nuovo polo scolastico

Vitagliano. Ha inteso chiarire  le ragioni dell'orientamento assunto dal Governo regionale in tema di costruzione di edifici scolastici
Vitagliano. Ha inteso chiarire le ragioni dell'orientamento assunto dal Governo regionale in tema di costruzione di edifici scolastici

Sul dibattito che sta interessando la città di Agnone in relazione alla realizzazione di un nuovo polo scolastico, interviene l'Assessore regionale alla Programmazione, Gianfranco Vitagliano:
«Ho letto l'intervento di Mino De Vita sui giornali regionali, ultimo di una serie di articoli che testimoniano come sia importante ed articolata la questione, oggetto - mi pare - anche di una prossima assemblea popolare voluta dall'amministrazione comunale.

Poiché credo sia mio dovere far conoscere e comprendere le ragioni dell'orientamento assunto dal Governo regionale in favore di poli scolastici, di nuova costruzione e ad un solo piano, intervengo nel dibattito con la convinzione di offrire agli agnonesi elementi utili per il confronto e la decisione.
Intanto, una premessa.

Il merito del finanziamento del polo scolastico in Agnone, deciso lo scorso anno dalla Giunta regionale, va alla convincente insistenza di Franco Giorgio Marinelli, allora Assessore - che, dopo alcuni interventi di ristrutturazione e messa in sicurezza del patrimonio scolastico esistente,  chiese ed ottenne le risorse per una scuola da costruirsi ex novo nella sua città -  e al Presidente Iorio, che seppe trovare, all'interno di una equilibrata e difficile ripartizione, già avvenuta, lo spazio finanziario necessario.

Perché poli nuovi e ad un piano?
Perché sono i più sicuri in assoluto. La massima resistenza coniugata con la via di fuga per eccellenza: ogni aula ha un'adeguata uscita di sicurezza sul giardino esterno, senza scale né corridoi.
Perché, a parità di costo, si riescono a realizzare, secondo i migliori standard e le più moderne tecnologie, non solo gli spazi essenziali per l'insegnamento ma anche gli importanti spazi accessori, troppo spesso assenti o lontani, come laboratori, spazi comuni di socializzazione, spazi per lo sport e l'educazione fisica.

Ad Isernia, lo scorso anno, in un'area all'interno della città, collaborando efficacemente con Rosetta Iorio, vicesindaco, è stata finanziata e realizzata una scuola moderna - ad un piano e  in legno lamellare -  per 500 alunni, spendendo poco più di 1,5 milioni di euro.
Tutti sappiamo quanto sia inconveniente e molte volte non risolutivo intervenire su costruzioni esistenti e come, a parità di spesa, i risultati siano migliori costruendo il nuovo. Questo è ancor più vero nel caso della sicurezza sismica.

Questo credo vada spiegato a quei genitori che spesso accettano di tenere i loro figli in fabbricati non sicuri per tre quarti della giornata e poi chiedono la massima sicurezza per il restante quarto.
E credo anche che sulla base di  questi elementi prioritari si debba svolgere il confronto e procedere alle scelte. Ogni altra argomentazione o suggestione, anteposta a queste ragioni, sarebbe fuorviante e, per certi versi, anche poco responsabile.

Chi fa politica e assume su di sé l'onere di governare ha il dovere di ascoltare ma soprattutto di guidare la comunità, facendo le scelte  più opportune nell'interesse certo degli amministrati e nella coscienza di aver perseguito il vero bene comune.
Sono certo che Michele Carosella, Sindaco e ingegnere, e la sua amministrazione lo sapranno fare».

 

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