Piano di dimensionamento scolastico, atto urgente ed indifferibile all'esame della Quarta Commissione

De Bernardo: «Via alle audizioni per capire se le esigenze dei territori siano mutate o se il Piano, così come già elaborato lo scorso anno, possa essere licenziato»
De Bernardo: «Via alle audizioni per capire se le esigenze dei territori siano mutate o se il Piano, così come già elaborato lo scorso anno, possa essere licenziato»

È tornata a riunirsi la Quarta Commissione consiliare permanente. Una lettera indirizzata al Presidente della Commissione, Lucio De Bernardo, da parte del Presidente del Consiglio regionale, Mario Pietracupa, ha segnalato come "atto urgente e indifferibile" il Piano di dimensionamento scolastico che dovrà essere licenziato in Commissione e, successivamente, in Consiglio regionale entro il 31 dicembre 2012.

«Dopo oltre un mese di stallo - ha dichiarato Lucio De Bernardo - riprendiamo l'attività in Quarta Commissione, occupandoci del riordino della Rete scolastica regionale. Una tematica alquanto complessa e che ha visto nel recente passato un coinvolgimento interistituzionale di Comuni, Province, Regione, Ufficio Scolastico Regionale Sindacati. Alla riunione è stata invitata anche la Dott.ssa Luciana Smargiassi, Dirigente del Servizio scolastico della Regione Molise, alla quale abbiamo chiesto alcune delucidazioni in merito ai criteri applicati per la riduzione degli uffici di Dirigenza scolastica e per l'accorpamento dei Plessi.
 
Alcuni chiarimenti sono stati necessari anche per meglio comprendere le competenze della Regione nell'elaborazione del Piano di dimensionamento scolastico, dal momento che nella precedente Legislatura il procedimento amministrativo per l'approvazione del Piano, confluito nella Deliberazione del Consiglio Regionale n. 19 del 24 gennaio 2011, era stato annullato dal Tribunale Amministrativo del Molise che aveva riscontrato illegittimità dovute alle considerevoli modifiche apportate ai Piani provinciali approvati sia dalle rispettive Conferenze di servizi, sia dagli Organi deliberanti delle Province e non adeguatamente motivate. Nell'occasione, il Tar aveva anche evidenziato le competenze dei vari enti che intervengono nel procedimento di dimensionamento scolastico, specificando il ruolo della Regione, un ruolo di coordinamento e di verifica di compatibilità delle proposte pianificatorie, precisando altresì che qualsiasi eventuale variazione apportata richiede un nuovo pronunciamento degli Enti locali sulla nuova proposta avanzata dalla Regione, in sede di Commissione o di Consiglio».

«Una volta chiarite le nostre competenze - ha continuato il Presidente De Bernardo - abbiamo ritenuto opportuno convocare in audizione i due Presidenti delle Province, De Matteis per Campobasso e Mazzuto per Isernia, e il Dirigente dell'Ufficio Scolastico Regionale Montaquila, al fine di vagliare eventuali nuove proposte, dal momento che il Piano sottoposto allo studio della Commissione è quello già recepito dalla Regione Molise un anno fa. Giovedì 12 luglio, alle ore 16.00, pertanto, prenderanno il via le audizioni per capire se, nel frattempo, le esigenze dei territori siano mutate o se invece il Piano, così come già elaborato, possa essere licenziato.
 
Un passaggio necessario, a mio avviso, che indica una assoluta apertura verso gli Organi deputati a rappresentare le realtà locali e finalizzato alla elaborazione di un Piano che, sebbene stretto nella morsa dei tagli imposti dal Governo, possa rimodulare la Rete scolastica, implementando l'efficienza dei servizi e, soprattutto, garantendo un miglioramento nella didattica».  

 

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