Istruzione e formazione professionale, percorsi triennali integrati

Iorio:  «Offriamo la possibilitą di conseguire un titolo di studio di qualifica professionale riconosciuto a livello nazionale e comunitario»
Iorio: «Offriamo la possibilitą di conseguire un titolo di studio di qualifica professionale riconosciuto a livello nazionale e comunitario»

La Giunta regionale, su proposta del Presidente Michele Iorio, ha approvato l'"Avviso pubblico per la presentazione e selezioni di manifestazioni d'interesse finalizzata alla realizzazione di percorsi triennali integrati di istruzione e formazione professionale".

Le proposte, selezionate da un'apposita commissione, costituiranno l'offerta formativa di istruzione e formazione professionale per il periodo 2012/13, che verrą realizzata in forma di sussidiarietą integrativa, previa sottoscrizione di un Accordo territoriale con il Ministero dell'Istruzione, Universitą e Ricerca, l'Ufficio scolastico e la Regione Molise.


«Ai giovani del Sistema di istruzione e formazione professionale, la Regione Molise - ha detto il Presidente Iorio - intende, in questa prima fase offrire la possibilitą di conseguire un titolo di studio di qualifica professionale riconosciuto a livello nazionale e comunitario; aumentare le rispettive opportunitą occupazionali attraverso un'offerta flessibile ed adeguata alle esigenze della loro professionalizzazione; agire come risorsa riconosciuta dalla comunitą territoriale; stimolare la competenza di "imparare a imparare"».


«La formazione professionale - ha detto ancora il Presidente - in questo particolare momento storico puņ e deve svolgere un ruolo primario per creare professionalitą che possano consentire di soddisfare le varie esigenze del mondo delle imprese, soprattutto in un momento di crisi in cui č necessario innovare, cambiare ed adeguare l'offerta produttiva e commerciale alle nuove logiche del mercato. Ovviamente, un giovane ben formato potrą avere maggiori occasioni di trovare il lavoro a cui anela, ricevendo un reddito adeguato alle sue legittime aspettative di vita».

 

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