Crisi e sport, il punto di vista del Presidente Pietracupa

Pietracupa: «Sostegno a chi si impegna per lo sport e i giovani»
Pietracupa: «Sostegno a chi si impegna per lo sport e i giovani»

Il Presidente del Consiglio regionale del Molise, Mario Pietracupa, è intervenuto sul tema degli effetti della crisi economica sul presente e sulle prospettive dello sport regionale.

«Prendo spunto - ha detto Pietracupa - dal grido d'allarme lanciato dall'Assessore allo Sport del Comune di Isernia, Vincenzo Bucci, il quale, come sempre, si mostra attento e sensibile alle problematiche dello sport. D'altronde, sono questioni che, quasi sempre, vanno oltre la singola disciplina sportiva, interessando il processo educativo che coinvolge le giovani generazioni. E' chiaro, come dice Bucci, che l'intero comparto sta vivendo una crisi profonda che rischia di azzerare tutti gli sforzi fatti negli anni precedenti. L'esempio di Isernia è eclatante. Una città simbolo per la pallavolo, per merito del Presidente Mimmo Cicchetti, e dopo tanti anni tornata nel calcio dei Dilettanti nazionali grazie ai sacrifici del Presidente Gianni Monfreda, rischia adesso di perdere pericolosamente quota. Un esempio che, ahimé, non è isolato, in quanto tutte le altre società, in particolare di calcio, ma anche quelle impegnate in altre discipline sportive, ad esempio il basket, vivono un momento che definire delicato è riduttivo».

«Soluzioni miracolose non ce ne sono - ha aggiunto il Presidente del Consiglio - ma sarebbe il caso di cominciare a rivedere i progetti attualmente in campo, evitando di disperdere risorse ed energie. Sarebbe opportuno creare una sinergia tra tutte le società del Molise, puntare concretamente sui giovani talenti, anche rischiando qualcosa in termini di risultato sportivo, e sostenere chi è da solo nell'affrontare una battaglia che è sociale, oltre che sportiva».

«Non si tratta di fare grandi cose - ha sottolineato Pietracupa - ma credo che anche altri imprenditori, finora distanti dal settore, con un minimo di contributo personale, potrebbero supportare queste realtà. Indubbiamente, anche noi Istituzioni siamo chiamate in causa. Innanzitutto, occorre rimodulare la legge di sostegno allo sport, così da consentire almeno un minimo di tranquillità nella gestione del progetto.
Certo, i tempi sono cambiati, le situazioni sono diverse e più complicate rispetto al passato, ma ritengo che, ripartendo dal basso, e soprattutto creando una rete che abbia un punto di riferimento importante a livello professionistico e altre società che fungono da serbatoio alimentando il movimento, la situazione potrebbe sbloccarsi».

 «La mia - ha concluso il Presidente del Consiglio regionale - è solo un'idea, il contributo di un rappresentante delle Istituzioni, da sempre vicino al mondo dello sport, per aprire un dibattito su un problema reale che, pur non essendo prioritario, va affrontato e risolto in fretta, pena l'uscita di scena della nostra regione dal circuito sportivo nazionale e la preclusione di una stimolante e legittima  prospettiva ai nostri giovani».

 

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