8 marzo, lettera aperta della Consigliera di parità

Giuditta Lembo
Giuditta Lembo

E' nell'ottica dell'affermazione dei valori irrinunciabili che la Consigliera di Parità regionale Giuditta Lembo ha inteso rivolgere un pensiero a tutte le donne.

«In un momento in cui le politiche di compressione di spesa sociale e la mancanza di tutela dei redditi bassi e medi inibiscono i consumi e colpiscono le famiglie, è difficile non capire come sia ormai diventato più che mai indispensabile un piano straordinario per l'occupazione e la crescita,  un piano che metta al centro proprio le donne e i giovani, categorie che più pesantemente di altre sopportano il peso di lavori male retribuiti e discontinui e precari. 

Gli effetti della crisi economica in atto hanno ulteriormente pregiudicato l'instabilità lavorativa, soprattutto delle donne: la mancanza di prospettive le rende più insicure, timorose di perdere il poco che sono riuscite a conquistare in campo lavorativo. La rinuncia alla carriera, inoltre,non incoraggia la nascita dei figli. Tutt'altro: il rapporto tra l'insufficiente o inadeguata qualità dell'occupazione e il calo della maternità sono direttamente proporzionali. Di fronte ad una situazione di precarietà, sicuramente si preferisce non rischiare, rinunciando a quei cambiamenti che potrebbero compromettere ulteriormente la propria situazione.
 
E' proprio vero: quando si precarizza il lavoro, si precarizza tutto: ai nostri giorni anche i progetti di vita vengono modulati sulla realtà della crisi che ha esacerbato la posizione storicamente svantaggiata delle donne. La crisi colpisce trasversalmente tutte le età: giovani donne "indignate" e non più disposte ad essere mortificate,  che difficilmente riescono a conoscere il mondo del lavoro così come lo immaginavano e, dall'altro  e all'opposto, donne che vedono sempre più lontano il traguardo della pensione, che lamentano servizi carenti e carichi familiari sempre più onerosi. E poi, nel mezzo, tutte le donne che per un licenziamento improvviso o la scadenza di un contratto precario o, ancor più grave, la maternità, si vedono interrotta la loro vita lavorativa senza nessuna speranza di riconquistarla. Purtroppo, queste situazioni sono note da tempo.
 
Oggi è importante ricordare anche storie di donne che, per scelta o per reazione, sono diventate il simbolo di una battaglia per l'affermazione di valori irrinunciabili quali il lavoro, la giustizia,la difesa dei più deboli, la parità di genere, la genitorialità, la dignità della persona, la qualità della vita. Donne che si battono contro un'iniqua distribuzione dei diritti e delle risorse, contro l'illegalità, lo sfruttamento, le molestie e i soprusi.
 
Donne che si affermano senza scorciatoie o favoritismi, con coraggio e maniche rimboccate. Donne  simbolo della lotta alla criminalità organizzata, donne di spicco nel panorama politico, inteso come spazio privilegiato per intraprendere la strada verso una effettiva parità di genere contro ogni forma di discriminazione. Questo è quello che la Consigliera di Parità auspica per il prossimo futuro, affinché il fallimento dei vecchi meccanismi sociali e politico-economici possa rappresentare un'opportunità per l'avanzata femminile ai vertici della politica e dell'economia.
 
È quello che in parte già sta accadendo, anche a costo di fatiche incalcolabili. E'proprio per raggiungere traguardi veramente significativi si può e si deve valorizzare quanto di meglio l'universo femminile ha da offrire. Buon lavoro e complimenti a tutte le donne che avranno la costanza, la perseveranza nell'affermazione di sé».  

 

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