Regolamento Consiglio regionale, Pietracupa propone modifiche

Pietracupa: «Avanti con le riforme e la semplificazione»
Pietracupa: «Avanti con le riforme e la semplificazione»

Dopo la revoca dello Statuto regionale, approvata nel corso dell'ultima Seduta consiliare, il Presidente del Consiglio, Mario Pietracupa, propone, con apposito documento, la modifica al Regolamento interno dell'Assemblea regionale.
 
Un ulteriore intervento volto alla sburocratizzazione dei procedimenti amministrativi migliorando e velocizzando il funzionamento delle Assemblee legislative regionali. Nel documento vengono proposte modifiche agli articoli 46 e 50 del Regolamento interno senz'altro suscettibili di ulteriori modifiche migliorative, approvato con deliberazione del Consiglio regionale 25 marzo 1985, n. 144, concernenti la rideterminazione dei tempi degli interventi dei consiglieri in aula. La gestione di tali tempi, infatti, è strettamente collegata all'esigenza di una ottimizzazione dell'utilizzo delle risorse organizzative e finanziarie.

«Gestire in maniera oculata gli interventi dei Consiglieri regionali - spiega il Presidente Pietracupa - non significa compromettere o limitare il loro diritto di libera e compiuta espressione, bensì garantire un dibattito consiliare esauriente, costruttivo e di qualità ottimizzando, allo stesso tempo, la gestione economica dei servizi interni ed esterni che la stessa Assemblea consuma e, senza ipocrisia, rendere anche più interessante il dibattito in consiglio regionale».

«Una esigenza - continua il primo inquilino di Palazzo Moffa - che si affianca al progetto che verrà messo in pratica non appena ci sarà il potenziamento della rete wireless per la produzione di tutti gli atti in via telematica.  Non solo quindi le convocazioni, come sta già avvenendo, correranno in rete ma ogni tipo di comunicazione, informazione e documentazione seguirà la medesima procedura al fine di azzerare l'uso del cartaceo. La rivalutazione e semplificazione delle procedure contribuiranno, a mio avviso, anche a restituire dignità al ruolo delle assemblee pronte, come mi è sembrato di percepire da parte di tutti i consiglieri che ringrazio, all'innovazione e la modernizzazione».

«Dopo quarant'anni anni - conclude il Presidente- è arrivato il momento di cambiare senza limitare, guai se fosse così, la trasparenza degli atti e delle procedure. Anticipo, inoltre, che l'Ufficio legislativo, su mia indicazione, è già al lavoro per produrre una proposta del nuovo Statuto regionale che partirà dal presupposto di recepire le indicazioni che provengono sia dal Parlamento che dai cittadini. Naturalmente, la proposta, che non ha la presunzione di essere esaustiva  ma solo lo strumento necessario per avviare le procedure di legge, sarà incardinata come preannunciato nella Prima Commissione senza l'istituzione della Commissione speciale e, potendo contare sulla piena collaborazione di tutti i colleghi Consiglieri, sono certo che verrà licenziata in tempi brevi».

 

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