Piano di azione e coesione per il Sud

Roma, Palazzo Chigi. Il Tavolo tecnico con i Presidenti delle regioni meridionali
Roma, Palazzo Chigi. Il Tavolo tecnico con i Presidenti delle regioni meridionali

Cooperazione, concentrazione ed accelerazione sono le parole chiave di un proficuo lavoro che  è giunto a conclusione in maniera molto positiva prima con un documento politico sottoscritto da Regioni e Governo,  poi con la definitiva partenza dell'operatività del Piano di azione e coesione, firmato  a Palazzo Chigi dal Ministro  per i Rapporti con le Regioni e la Coesione territoriale, Raffaele Fitto, e dal Commissario europeo per le Politiche regionali, Johannes Hahn.

Un Piano teso ad individuare obiettivi, contenuti e modalità operative per la revisione dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali nel ciclo 2007-2013, condiviso con le Regioni e le amministrazioni centrali,  e che punta a concentrare le risorse dei fondi strutturali su istruzione, occupazione, agenda digitale e ferrovie/reti.
Sarà un programma che verrà stilato nei prossimi giorni a stabilire le cifre esatte e gli interventi da attuare nelle regioni del Mezzogiorno d'Italia.

E' in questo contesto che si inquadra, dunque, la costituzione di un apposito Gruppo di azione attraverso il quale si intende privilegiare una nuova modalità di cooperazione rafforzata tra lo Stato membro e la Commissione europea, elemento indispensabile per il successo dell'iniziativa.
Al Gruppo di azione è affidato il compito di definire e attuare la revisione strategica dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali 2007-2013, al fine di accelerarne l'attuazione e migliorarne l'efficacia. Ciò significa, evidentemente, porre in essere una più forte concentrazione dei programmi sugli investimenti maggiormente in grado di rilanciare la competitività e la crescita del Paese.

A tal fine, il Gruppo di azione dovrà identificare gli interventi rispondenti a questi obiettivi, definendo i risultati perseguiti, espressi in termini di target ed indicatori; individuare le responsabilità e le modalità attuative, gli specifici strumenti programmatici e  le fonti di finanziamento; fissare i tempi di attuazione; monitorare costantemente l'avanzamento verso questi risultati, definendo e promuovendo le misure correttive che si rendessero eventualmente necessarie.

Il Gruppo di Azione definirà e promuoverà la riprogrammazione e/o rimodulazione necessaria per assicurare il perseguimento dei suddetti obiettivi. Principio guida di questa previsione è la concentrazione delle risorse negli ambiti di intervento individuati come prioritari ai fini del perseguimento degli obiettivi di Europa 2020, garantendo, al contempo l'accelerazione, necessaria nell'attuazione dei PO: istruzione, banda larga, occupazione, trasporti e ferrovie/reti.

Per primi quattro settori è possibile operare all'interno della programmazione comunitaria attraverso una riprogrammazione/accelerazione dei programmi esistenti, potendo tutti gli interventi essere completati entro la scadenza dell'ammissibilità della spesa.

 
 

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