Ospedale Veneziale e 118, Iorio smentisce il blocco del rinnovo dei contratti

Iorio:  «Sono del tutto prive di fondamento le notizie apparse su un quotidiano locale circa l'asserita decisione del Sub Commissario alla sanità di bloccare il rinnovo dei contratti»
Iorio: «Sono del tutto prive di fondamento le notizie apparse su un quotidiano locale circa l'asserita decisione del Sub Commissario alla sanità di bloccare il rinnovo dei contratti»

In merito alle notizie riportate da un quotidiano locale circa il blocco del rinnovo dei contratti all'ospedale Veneziale di Isernia e al Servizio 118, il Presidente della Regione, Michele Iorio, ha dichiarato: 

«Va innanzitutto precisato che dal 2009, come disposto dalla Legge Finanziaria, è operante, per tutte le regioni in Piano di Rientro, il divieto assoluto di nuove assunzioni nella sanità. La stessa Legge, consentiva, però, la possibilità di rinnovare i soli contratti a tempo determinato in corso, in modo particolare per le situazioni di urgenza.


Non esiste, quindi, nessuna ulteriore disposizione amministrativa  di blocco dei rinnovi.
Al contrario, la recentissima Manovra finanziaria d'agosto, convertita a settembre dal Parlamento, comprendendo le situazioni di difficoltà che la carenza di personale aveva determinato, ha consentito alle Regioni di presentare un Piano di nuove assunzioni, anche a tempo indeterminato, per  le reali necessità e per la migliore organizzazione del servizio.
La Regione Molise si sta già attivando in questa direzione, nell'ambito  del più generale programma di ristrutturazione dell'intero Sistema sanitario.


Sono quindi del tutto prive di fondamento le notizie apparse su un quotidiano locale circa l'asserita decisione del Sub Commissario alla sanità di bloccare il rinnovo dei contratti al Veneziale di Isernia e al Servizio regionale di emergenza  118.


Non si può, poi, non notare la singolare condizione che vede Romano e Frattura raccogliere le firme e fare denunce per la mia sostituzione dal ruolo di Commissario della sanità, per giungere alla nomina di un soggetto terzo, estraneo alla realtà regionale, a cui affidare il compito di dirigere l'intero comparto.


E' bene che si comprenda che questo percorso invocato da Romano e Frattura porterebbe direttamente all'immediata cancellazione degli ospedali di Agnone, Venafro e Larino. Ospedali che io invece, in questi anni, da Presidente e da Commissario ho sempre difeso, anche esponendomi alle critiche degli organi tecnici nazionali.
Come se non bastasse, Frattura e Romano, con il loro atteggiamento,  determinerebbero anche il fallimento e la cancellazione dell'intervento del Bambino Gesù a Larino, per cui abbiamo molto lavorato in questi mesi e che costituisce un'importante intervento di riqualificazione di quel presidio ospedaliero.


Le problematiche della sanità molisana non si risolvono in Tribunale, come pensano di fare Frattura e Romano. Occorrono, al contrario, proposte articolate e concrete che siano realmente compatibili con le risorse economiche  disponibili e, soprattutto, con i bisogni dei cittadini. Sino ad oggi, non ho mai ascoltato costoro fare una sia pur minima proposta che non si risolva in una mera e banale dichiarazione di principi astratti e di sapore elettorale».

 

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