Serata conclusiva, domani 7 agosto a Monteroduni, della XXI edizione dell'Eddie Lang Jazz Festival. Nei giardini del Castello Pignatelli, alle ore 22.00, sarà la volta del Matt Renzi Trio.
Da più di venti anni sulla scena jazzistica internazionale, da quindici bandleader, nato in una famiglia di musicisti - suo padre è stato primo flauto con la San Francisco Symphony; il nonno era primo oboe con la Toscanini's NBC Symphony -, Matt Renzi unisce padronanza tecnica, sobrietà ed eleganza a un'immaginazione melodica particolarmente fertile, e un'esecuzione che elimina dal free jazz da tutti gli esibizionismi e gli orpelli.
Come sideman ha suonato e inciso dischi con Marc Johnson, Dave Kikoski, Herbie Lewis, Ben Monder, Bobo Stenson. Come leader si è affermato nel 2000 con il cd Lines and Ballads, realizzato con la Fresh Sound di Barcellona, e disco dell'anno in Spagna. Ottima accoglienza internazionale ha poi trovato Lunch Special nel 2009, anno della prima presenza di Matt Renzi all'Eddie Lang Jazz Festival.
In una formazione completamente rinnovata, e priva di strumenti a corda, Matt Renzi nel concerto di Monteroduni ritrova Jimmy Weinstein, che con il bassista Masa Kamaguchi componeva il suo trio newyorchese. Al piano, Greg Burk, eclettico allievo di Paul Bley che ha al suo attivo lavori importanti (Carpe Momentum, con Jerry Bergonzi; Nothing Knowing, con Steve Swallow e Bob Moses).
Alle ore 23.00 Emanuele Basentini Septet incontra Ehud Asherie & Alex Hoffman.
Difficile riassumere la monumentale figura di George Gershwin meglio di quanto abbia fatto Woody Allen nel sublime bianco e nero di Manhattan, con una colonna sonora tutta gershwiniana e magicamente fusa con la città stessa di New York, i suoi quartieri, i suoi parchi, i suoi vialoni, le sue storie dolci e nevrotiche, via via punteggiate da Rhapsody in Blue, Embraceable You, I've Got a Crush on You, Oh, Lady Be Good.
E da questo, se per un verso si potrà capire quanto impegnativa sia la sfida che Emanuele Basentini, Alex Hoffman e Ehud Asherie hanno voluto affrontare, proponendo adesso una rilettura dell'opera di Gershwin, ossia di un repertorio tra i più noti e frequentati nella storia del jazz, dall'altro si avrà un'idea di quanto questa sfida meriti interesse e curiosità, visto che a proporla è una schiera di musicisti di prim'ordine, fra l'Italia e New York, con il tramite di Emanuele Basentini che è più o meno equamente familiare con entrambi i poli e proprio a New York ha ricevuto i maggiori apprezzamenti.
Ehud Asherie - «a master of swing and stride», secondo il "New Yorker" - e Alex Hoffman, sassofonista tenore capace di sorprendere anche gli ambienti più sofisticati per originalità e personalità di stile, sono da anni protagonisti della scena musicale newyorchese più à la page; Alice Ricciardi, dopo aver percorso tutte le tappe di un disciplinatissimo tirocinio, è ormai cantante di primo piano non solo a livello nazionale; Giordano Carnevale, al sax alto, è chiamato a un'altra prova importante dopo le passate esperienze con Mauro Ottolini, Fabrizio Bosso, Hamiet Bluiett; l'attivissimo Francesco Lento, alla tromba, è uno dei migliori talenti recentemente apparsi sulla scena nazionale; di Pietro Lussu, che si alternerà al pianoforte con Ehud Asherie, sono ben note l'affidabilità e la sicurezza del tocco.
La vera e propria "piccola orchestra" che si misurerà con il repertorio di Gershwin è completata dall'ottimo Nicola Muresu al contrabbasso e da Andrea Nunzi alla batteria.
Domenica 7 agosto
Giardini del Castello Pignatelli - Monteroduni (Is)
22.00
MATT RENZI TRIO
Matt Renzi, sax
Greg Burk, pianoforte
Jimmy Weinstein, batteria
23.00
EMANUELE BASENTINI SEPTET incontra EHUD ASHERIE & ALEX HOFFMAN
Emanuele Basentini, chitarra