Dopo le due serate isernine, da domani inizia la cinque giorni tutta monterodunese del Festival con il trio di Greg Howe, Stu Hamm e Dennis Chambers, appositamente riunito per questa manifestazione e in assoluta esclusiva europea.
Greg Howe è uno dei pochi chitarristi al mondo capace di superare i limiti e le definizioni dei generi, mantenendo il più assoluto controllo dello strumento tanto nelle atmosfere pop di Justin Timberlake e di Michael Jackson (memorabile la sua presenza nell'History Tour del 1996) quanto nelle vertiginose sonorità fusion del suo disco capolavoro Extraction, realizzato con Victor Wooten e Dennis Chambers. E proprio Dennis Chambers ritorna al fianco di Greg Howe per questo attesissimo appuntamento che proietta l'Eddie Lang Jazz Festival nell'élite mondiale.
Chamber è considerato, in questo momento, da granparte della critica, il miglior batterista al mondo in senso assoluto: attualmente nella band di Carlos Santana, ha iniziato la sua carriera nei Parliament-Funkadelic di George Clinton e ha poi militato nelle band di John Scofield, John McLaughlin, David Sanborn, Mike Stern/BobBerg, Joey DeFrancesco, Michael e Randy Brecker, senza particolari distinzioni tra funk, fusion e il jazz più ortodosso.
Stu Hamm è ormai da anni nella cerchia dei bassisti elettrici di primissima fila, dall'alto di una carriera che lo ha visto al fianco di Joe Satriani, Steve Vai, Frank Gambale, G3 (Joe Satriani, Eric Johnson, Steve Vai) e come uno dei sidemen più richiesti in centinaia di incisioni discografiche. Famose anche le sue pubblicazioni didattiche, con lezioni di una tecnica superba, che ha ispirato intere generazioni di bassisti. Una serata, insomma, che si annuncia esplosiva.
Nel concerto di apertura grande interesse per il concerto di Daniele Cordisco, che nel 2010, dalle mani di Jim Hall presidente di una giuria qualificatissima, ha ricevuto uno dei più prestigiosi riconoscimenti con la vittoria del concorso per giovani chitarristi dell'Eddie Lang Jazz Festival. Da allora, l'attività di Cordisco, già notevole, si è ulteriormente infittita e si è accresciuto il rispetto di cui il poco più che ventenne chitarrista molisano, figlio d'arte, gode nell'ambiente jazzistico per la straripante generosità, per la velocità di esecuzione e per la padronanza tecnica, affinata -nonostante la giovanissima età - in lunghi anni di gavetta.
Cordisco si presenta con un collaboratore d'eccezione, Dario Deidda, notoriamente uno dei migliori bassisti elettrici al mondo, che ritorna al Festival di Monteroduni - di cui è stato uno dei primissimi frequentatori - dopo qualche anno di assenza. Piacevole ritorno (all'organo e al Fender Rhodes) è anche quello di Andrea Rea, un musicista che attende di essere scoperto in tutto il suo notevole valore. Alla batteria Giovanni Campanella, che di Cordisco è sodale da lunga data.
Mercoledì 3 agosto
Giardini del Castello Pignatelli - Monteroduni
22.00 DANIELE CORDISCO QUARTET
Daniele Cordisco, chitarra
Andrea Rea, organo
Dario Deidda, basso elettrico
Giovanni Campanella, batteria
23.00 GREG HOWE/DENNIS CHAMBERS/STU HAMM
Greg Howe, chitarra
Stu Hamm, basso elettrico
Dennis Chambers, batteria