Anniversario strage di Bologna, il messaggio del Presidente Picciano

Il Presidente del Consiglio regionale Michele Picciano
Il Presidente del Consiglio regionale Michele Picciano

Il Presidente del Consiglio regionale, Michele Picciano, ha voluto ricordare il 31° anniversario della strage alla stazione ferroviaria di Bologna che il 2 agosto 1980 provocò 85 vittime e 200 feriti.
 
«La strage avvenuta nel capoluogo emiliano - fa notare Picciano- rappresenta ancora oggi uno degli atti terroristici più gravi compiuti in Italia nel secondo dopoguerra. Per l'intera Nazione, quell'atroce esplosione  è stata l'ennesimo atto di conferma di un piano di destabilizzazione a danno delle Istituzioni democratiche. Un episodio che va ad incastrarsi perfettamente nelle dinamiche efferate della cosiddetta "strategia della tensione" e nel clima di panico e sospetto seminato dal terrorismo nero e rosso di quegli anni».

«Conoscere ciò che è accaduto e continuare a ricordare quella tragica vicenda e tutti gli episodi che a partire dal 12 dicembre 1969 provocarono paure e disordini nell'Italia tutta - continua Picciano - deve servire ad invertire la rotta e a riaffermare quei principi di libertà, democrazia e legalità che sono alla base del nostro Stato. Far questo significa operare per rimuovere ogni forma di fanatismo politico e consolidare una reale cultura del rispetto in cui ogni individuo sia libero di esprimere le proprie idee».

«In questa circostanza - conclude il Presidente del Consiglio regionale  -  voglio esprimere la mia profonda vicinanza alle famiglie delle ottantacinque vittime innocenti segnate dall'orrore di quel sabato mattina e condividere la speranza che il loro ricordo non svanisca nel tempo, bensì  possa stimolare, soprattutto nelle generazioni più giovani, un impegno costante nella realizzazione di una convivenza pacifica e della partecipazione di tutti all'esercizio dei diritti nell'ambito della legalità costituzionale».

 

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