"I Misteri" di Campobasso, Pietracupa: «Serve un'idea che esalti l'identità culturale dell'intero territorio regionale»

I "Misteri". Candidati a diventare "patrimonio dell'umanità"
I "Misteri". Candidati a diventare "patrimonio dell'umanità"

Primo Tavolo istituzionale, questa mattina a Campobasso, per valutare la possibilità di avviare concretamente il percorso che dovrà portare la Festa del Corpus Domini, con la sua straordinaria e rinomata rappresentazione dei Misteri, al vaglio dell'Unesco per l'eventuale catalogazione tra i Beni immateriali patrimonio dell'umanità.

Nella stanza del Sndaco Di Bartolomeo, al primo piano di Palazzo San Giorgio, hanno discusso del procedimento da adottare e seguire i soggetti deputati a condurre in porto una causa difficile ma appassionante, da cui trarrebbe enorme beneficio l'intero territorio regionale.

Con il Vicepresidente della Giunta regionale, Mario Pietracupa, sono intervenuti l'Assessore comunale al Turismo, Giovanni Di Giorgio, il Presidente della Fondazione Cultura, Sandro Arco, la Prof.ssa Letizia Bindi, per l'Università del Molise e, per la Provincia di Campobasso, il neo Assessore alla Promozione turistica Alberto Tramontano e la dirigente Gabriella Santoro. Quasi una task force, insomma, per tentare un'impresa che lancerebbe il "Corpus Domini molisano" tra le manifestazioni più rinomate su scala planetaria.

«E' stato un primo incontro assai costruttivo - ha detto Pietracupa - che ci ha visti tutti coesi, pronti a dare il nostro contributo in termini tecnici e di contatti tra le istituzioni. Ci scontreremo con alcuni "giganti" che da anni sono a caccia del bollino dell'Unesco, ma crediamo che, con l'unione e la ferma convinzione di poter provare il "miracolo", potremo arrivare alla prossima valutazione con un format capace di suscitare l'interesse del mondo intero».

«Per avere maggiori possibilità - ha aggiunto l'Assessore regionale al Marketing territoriale - dovremo in ogni caso riscoprire il senso della "molisanità", cioè la fiera consapevolezza che quando si organizza qualcosa lo si fa sempre nell'interesse della regione».

«Perciò - ha concluso - occorre superare le divisioni, evitare i frazionamenti e trovare un progetto che sia realmente espressione di un'identità culturale».
Quando parla di "giganti", che nel recente passato non hanno ottenuto la "promozione" tra i beni immateriali dell'Unesco, Pietracupa parla di eventi di portata mondiale quali il Palio di Siena, il Carnevale di Venezia e I gigli di Nola.

 «L'idea - ha detto in proposito la Prof.ssa Bindi dell'Unimol - potrebbe essere quella di candidare il "Corpus Domini molisano" in un circuito comprendente altre feste religiose che hanno la stessa matrice cattolica, ma che si sviluppano in modo differente. In questo senso guardiamo con interesse a quello che accade in Spagna, in Portogallo o in Francia».

La procedura per ottenere il bollino dell'Unesco è lunga. L'anno venturo, nel marzo del 2012, è fissata la prossima scadenza per essere inseriti nella lista. E' dunque il tempo, il nemico numero uno. Il gruppo di partners istituzionali molisano ci proverà, nella speranza di poter, a breve, lanciare una propria grande manifestazione culturale e religiosa,  dell'intera regione e non solo della città di Campobasso, tra i beni patrimonio dell'umanità.

 

condividi

Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO