IV Conferenza dei molisani nel mondo, riflettori puntati su Beni culturali ed ambientali

Isernia. Il Tavolo della Presidenza
Isernia. Il Tavolo della Presidenza

E' partita con il piede giusto  la prima giornata della IV Conferenza dei  molisani nel Mondo. In mattinata, la celebrazione dalla SS. Messa presso la Cattedrale di Isernia, officiata da Mons. Visco  e preceduta da una esibizione degli sbandieratori del CUS Molise. Poi, presso l'Aula Magna dell'Università degli studi del Molise, l'apertura ufficiale da parte del Presidente della Regione, Michele Iorio.

«In questi dieci anni - ha detto il Governatore -  ho avuto modo di visitare gran parte delle comunità dei molisani all'estero. Ho quindi avuto la possibilità di verificare che la loro preoccupazione,  che è anche la nostra, è che i valori, i principi e quindi l'identità italiana, molisana, e dei singoli Comuni di provenienza non venga persa e non giunca alle nuove generazioni. Partendo da questa considerazione, come Governo regionale abbiamo operato e messo insieme varie iniziative con le Associazioni dei molisani all'estero funzionali anche a rendere protagoniste le nuove generazioni per riallacciare un rapporto con la terra d'origine al fine di crescere insieme».
 
«In passato - ha detto ancora Iorio - il ruolo dei nostri corregionali all'estero è stato sicuramente importante per la crescita dell'Italia e del Molise. Basti pensare alle rimesse che hanno contribuito in modo rilevante allo sviluppo del nostro territorio. Oggi, però, questi nostri corregionali sono chiamati a svolgere per la terra natia un ruolo diverso, ma altrettanto strategico. Essi sono i nostri ambasciatori nel mondo. Attraverso loro possiamo porre in essere iniziative comuni di scambio culturale, economico e turistico. Loro ci possono dunque dare quelle basi necessarie alla creazione di nuovi rapporti con l'Università ed il sistema delle imprese.
 
Molti progetti sono già stati messi in atto e molti ancora dovranno essere ideati e realizzati. In questi giorni discuteremo e ci confronteremo su tematiche importanti anche all'interno del Consiglio dei giovani molisani nel mondo. In questa occasione voglio ribadire l'impegno di tutta la Regione Molise a voler perseverare, nella strada già battuta, in un continuo e stabile rapporto con tutti i molisani, ovunque essi risiedano. Mi piace pensare ad un Molise di un milione di abitanti, alcuni dei quali vivono fuori dai confini regionali, ma tutti uniti da una comune identità e da forti radici culturali e storiche».

Il Presidente Picciano, nel suo intervento di saluto,  ha posto l'accento su quella che ha definito «la festa di tutti i nostri corregionali, 330mila in Molise e 890mila nel resto del pianeta; persone che vogliono essere protagonisti delle politiche loro destinate».
«Per questo - ha aggiunto - oggi coinvolgeremo ampiamente i vari delegati, convinti debbano essere soggetti attivi e propositivi delle soluzioni che li riguardano e che qui avranno l'occasione di elaborare».

Dopo i saluti del Magnifico Rettore, Giovanni Cannata, ha avuto inizio il primo seminario della tre giorni, "I valori del Molise: i Beni culturali", moderato  dal Prof. Paolo Mauriello  dell'Unimol, che ha ricordato la centralità dell'istruzione e della formazione umana nello sviluppo economico e territoriale. Il Vicepresidente del Consiglio regionale, Tony Incollingo, da parte sua, ha reclamato maggiore attenzione per i castelli molisani: un patrimonio misconosciuto non solo all'estero, ma anche nella nostra nazione. Ecco perché,  secondo l'Assessore provinciale di Isernia, Angelo Iapaolo, «necessitiamo di un'organizzazione più adeguata e di un circuito virtuoso per compiere quel  salto di qualità nella gestione e nella valorizzazione delle nostre risorse territoriali».     
 
Nel pomeriggio, invece, presso la sede dell' Unimol di Pesche, si è svolto il secondo seminario, "I valori del Molise: le risorse ambientali",  presieduto da Michele Picciano, che ha visto la partecipazione dell'Onorevole Narducci, dei Consiglieri regionali Scarabeo e Testa,  oltre che dei rappresentanti dei molisani all'estero. Farrace e La Franais. Dal convegno è emersa l'opportunità di una programmazione territoriale gestita in consorzio da più enti, pubblici e privati, in modo da ridurre le spese e implementare la visibilità mediatica della biodiversità molisana. Le iniziative imprenditoriali, infatti, sono ferme a modelli tradizionali e vanno ripensate, puntando sulla diversificazione e sull'intreccio tra arte e tradizione, in una gestione sostenibile e integrata.

 

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