Picciano su Wojtila: «Il più amato al mondo»

Castelpetroso, 19 marzo 1995. Il Santo Padre esce dal portone centrale del Santuario dell'Addolorata e saluta la folla dei fedeli
Castelpetroso, 19 marzo 1995. Il Santo Padre esce dal portone centrale del Santuario dell'Addolorata e saluta la folla dei fedeli

Voce di popolo, voce di Dio. Si usa dire così dalle nostre parti e non solo dalle nostre parti. Il giorno della cerimonia funebre di Giovanni Paolo II, sei anni fa, da Piazza San Pietro si levò alto il grido di "Santo subito".

Ebbene, bruciando tutte le  tappe a tempo di record, un Papa viene proclamato Beato, per la prima volta nella storia della Chiesa, addirittura dal suo successore. Un evento, quello del primo maggio 2011, doppiamente straordinario per rendere merito ad un Pontefice che ha sempre, comunque e dovunque, evidenziato il rispetto per la dignità umana, in ciò mettendo tutti gli uomini sullo stesso livello, senza distinzione di latitudini e  di ceti sociali.

«Sì, rendo grazie al Signore per lo spettacolo di fede che mi offrite in questo incontro, nel quale mi è dato di prendere diretto contatto con la popolazione forte e generosa di questa terra molisana dalle antiche tradizioni di laboriosità, di rettitudine, di fedele attaccamento alla religione dei padri. Rendo grazie al Signore e rivolgo a voi il mio saluto più cordiale».
Così si espresse il Santo Padre nella sua omelia termolese, nella piazza gremita di fedeli e autorità, a lui dedicata, nel pomeriggio del 19 marzo 1983, per porgere il saluto  ad una regione intera, presente con la quasi  totalità dei Sindaci dei suoi 136 Comuni.


Fu Cosmo Francesco Ruppi, Vescovo di Termoli-Larino, a invitare il Papa nel Molise, per la prima volta. La seconda visita pastorale di Giovanni Paolo II alla nostra terra, in occasione della solennità di San Giuseppe il 19 marzo 1995, fu promossa dall'Arcivescovo vescovo di Campobasso-Bojano, Ettore De Filippo, per la benedizione, in mattinata, della prima pietra del "Centro di Ricerca e di formazione ad alta tecnologia nelle scienze biomediche" dell'Università Cattolica del Sacro Cuore. Sempre nel corso della mattinata, il Papa si recò a Castelpetroso  per la celebrazione della Santa Messa davanti al Santuario dell'Addolorata e, nel pomeriggio, ad Agnone per incontrare il mondo del lavoro e benedire la "colata" di una campana alla pontificia fonderia "Marinelli". 

«Sicuramente Karol Wojtila - dice il Presidente del Consiglio regionale, Michele Picciano - è stata la persona più amata al mondo, perché il mondo l'ha girato in lungo e in largo, portando dappertutto la sua forte carica di umanità con la quale ha predicato un dettato evangelico fatto  solo di bene,  raccogliendo a piene mani oceaniche presenze e convinti consensi. Un Papa che ha fatto dell'amore, per Cristo e per il prossimo, il motivo principale della vita e che nei suoi ventisette anni di pontificato ha saputo dare il meglio di sé, cambiando il corso della storia».

«Noi molisani - conclude il Presidente - dobbiamo essere particolarmente riconoscenti e devoti a Giovanni Paolo II poiché per ben due volte, nel corso del suo alto ruolo di Vicario di Cristo, ha messo piede nella nostra piccola terra: a Termoli, giorno di San Giuseppe, 19 marzo 1983, e a Campobasso, Castelpetroso e Agnone, ancora nel giorno di San Giuseppe, il 19 marzo 1995».

 

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