Uscire in barca con i pescatori, ascoltarli mentre raccontano il loro mestiere, guardarli mentre gettano in mare le reti, ritirano il pescato e lo dividono, mangiare tutti insieme il classico brodetto.
O anche godere delle bellezze dei borghi marinari, soggiornare nelle abitazioni dei marinari, gustare le specialità gastronomiche. Mare, vacanze, pesce, itinerari turistici sono le nuove frontiere del pescaturismo e dell'ittiturismo, nuove forme di svago che, a giudicare dai dati di quest'anno - più 20 per cento rispetto all'anno scorso - stanno prendendo piede tra gli appassionati del mare, in vacanza nel nostro Paese.
Anche il Molise si è allineato a questa nuova tendenza. La Giunta regionale, infatti, su proposta dell'Assessore Cavaliere, ha approvato la "Disciplina regionale attuativa in materia di pescaturismo e ittiturismo". Con tale provvedimento il Governo regionale intende offrire agli operatori della pesca molisana opportunità innovative per rispondere alle esigenze di diversificazione delle attività, riqualificazione del mercato turistico ed integrazione dei redditi, considerato anche il particolare momento economico che sta investendo il settore della pesca.
«Così come per l'agriturismo - ha spiegato l'Assessore - , nell'ottica della multifunzionalità delle attività connesse alla pesca e all'imprenditore ittico, la pescaturismo e l'ittiturismo perseguono obiettivi di valorizzazione della cultura e tradizioni marinare attraverso l'erogazione di servizi di ospitalità, didattici, sportivi e delle produzioni tipiche gastronomiche strettamente legate alla fruizione responsabile degli ecosistemi marini e alla riscoperta delle bellezze culturali e architettoniche dei borghi marinari».
La proposta disciplina in modo completo e puntuale non solo gli ambiti di riferimento del settore, ma anche gli aspetti attuativi e operativi per lo svolgimento dei servizi di pescaturismo e ittiturismo, permettendo ai potenziali interessati di intraprendere, senza ulteriori provvedimenti normativi, l'esercizio delle attività di diversificazione e integrazione della pesca tradizionale.
Lo strumento attuativo è altresì corredato di tutta la modulistica necessaria allo scopo di semplificare e rendere più efficace l'approccio da parte dell'imprenditore ittico.
«Abbiamo voluto dare - ha concluso Cavaliere - un segnale di sensibilità ed interesse per il comparto, nell'ottica di coniugare la riqualificazione dell'offerta e la valorizzazione del nostro patrimonio ittico regionale. Riteniamo possa essere uno strumento in grado di accrescere l'apprezzamento e la fruibilità delle peculiarità del territorio costiero regionale, attraverso la professionalità degli operatori del settore e i relativi aiuti finanziari previsti».