Sistema universitario molisano, 13 milioni di euro di risorse regionali

Palazzo della Regione,Sala conferenze. Iorio e Cannata firmano il documento
Palazzo della Regione,Sala conferenze. Iorio e Cannata firmano il documento

Firmato in mattinata, presso la Sala conferenze del Palazzo della Regione, tra il Presidente Michele Iorio e il Magnifico Rettore Giovanni Cannata, il "Protocollo attuativo tra Regione Molise e Università degli Studi del Molise per lo Sviluppo del sistema universitario molisano". Presenti alla cerimonia anche la Giunta regionale e il Presidente della IV Commissione consiliare, Vincenzo Niro. 

Il Protocollo, che vede l'impegno di 13 milioni di euro da parte della Regione Molise - rinvenienti da risorse proprie, nazionali ed europee - si inserisce nel Programma complessivo di collaborazione "Conoscere per competere", stilato tra gli stessi soggetti istituzionali lo scorso 6 maggio 2010.
«Non può esistere occupazione stabile - ha sottolineato il Presidente Iorio - se non si investe in implementazione della conoscenza e qualificazione della professionalità; come non può esistere sviluppo, se prima non si supporta l'innovazione e la capacità produttiva. Partendo da questa convinzione, abbiamo avviato con l'Università del Molise il Programma "Conoscere per competere" e, con la firma di oggi, ne avviamo la parte attuativa con un consistente impegno di risorse finanziarie. Un impegno importante da parte nostra, che ci consentirà di chiedere anche al Governo centrale, con il Piano per il Sud, di fare altrettanto ed investire in conoscenza e innovazione».

«Ritengo - ha detto invece il Magnifico Rettore Cannata - che tale intervento possa concretamente consentire all'Ateneo di sviluppare un'adeguata azione di consolidamento dei risultati raggiunti in questo particolare momento di estrema difficoltà del sistema di finanziamento delle Università. Di ciò, l'Ateneo, il suo corpo docente, gli studenti e il personale sono grati alla Regione che mostra, con queste decisioni, di voler continuare a concorrere allo sviluppo dell'Università pur nelle difficoltà che contraddistinguono l'attuale situazione finanziaria del sistema universitario italiano».

 
 

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