Nella complessa materia relativa alle autorizzazioni per il rilascio dei permessi di ricerca di idrocarburi a mare, l'Assessore regionale all'Ambiente, Salvatore Muccilli, precisa quanto segue:
«La Regione Molise ha sempre espresso il suo dissenso alla coltivazione off-shore degli idrocarburi, convinta che lo sviluppo della sua immagine e della sua economia si attua tramite la forza trainante del turismo, quindi, ponendo attenzione alla tutela del territorio, alla salubrità dell'ambiente, all'integrità delle coste. Non va comunque dimenticato che in questa delicata materia la competenza è del Ministero per lo Sviluppo economico.
Le norme in vigore disciplinano puntualmente le varie fasi necessarie per l'attuazione dei progetti, attraverso un complesso di fasi procedurali che prevedono studi geologici e valutazioni di ordine sismico e, in fase finale, eventualmente, la realizzazione del pozzo esplorativo. Il Ministero dell'Ambiente, relativamente ai permessi di ricerca di idrocarburi d505 BE-EL da effettuarsi al largo della costa abruzzese ed in parte in quella molisana, ha espresso un giudizio positivo circa la compatibilità ambientale del programma dei lavori da effettuarsi nell'area interessata presentato dalla Società Petroceltic Italia riferita, nello specifico, alla acquisizione di linee sismiche esistenti con la tecnica di Air gun, o meglio aria compressa che viene convogliata tecnicamente tanto da creare un'onda elastica che serve a produrre una vibrazione che si propaga nella massa d'acqua e nel sottofondo roccioso e permette di acquisire ulteriori valutazioni sulla sismicità del sito, rinviando a nuova valutazione di impatto ambientale la evacuazione del pozzo di prova.
Tale Decreto ministeriale di compatibilità ambientale notificato alla Regione Molise il 5 /4/2011 riporta, erroneamente, che la Regione Molise, seppur sollecitata, non ha trasmesso il proprio parere. Su questo punto occorre fare una puntualizzazione ed informare che la Regione Molise, Assessorato all'Ambiente, tramite il competente Ufficio Valutazione Impatto ambientale, in merito alla procedura di via statale, conclusasi, con il predetto giudizio di compatibilità ambientale, si era riservata di esprimere il proprio parere allorché si fosse perfezionata, nelle forme di legge previste, la procedura con il deposito di tutta la necessaria documentazione, a cura della ditta, anche presso tutti gli enti locali interessati, come peraltro evidenziato con specifiche note inviate al competente Ministero. Per una conoscenza più precisa della questione va comunque ricordato che le Regioni interessate, su interventi di competenza statale, sono chiamate ad esprimere il proprio parere che però non è vincolante ai fini della decisione.
La Regione, in ogni caso, si attiverà nelle forme dovute, affinché venga scongiurata la realizzazione della fase successiva a tutela della sua gente e del suo territorio».