Skutari, vince la solidarietà nel triangolare di calcetto

Skutari, tra le città albanesi più ricche di testimonianze storiche e centro tradizionale della regione culturale del Gheg
Skutari, tra le città albanesi più ricche di testimonianze storiche e centro tradizionale della regione culturale del Gheg

Si vola alto per dare un calcio al pregiudizio associato alla malattia mentale: un triangolare di calcetto e di solidarietà tra utenti dei servizi psichiatrici di Campobasso e dei pazienti delle strutture Residenziali di Skutari (Albania).

Com'è noto, l'Associazione Mondiale di Psichiatria (WPA), di concerto con l'Organizzazione Mondiale della Salute (WHO), da anni pone tra le priorità delle azioni di intervento dei servizi psichiatrici "la lotta allo stigma". Esistono raccomandazioni specifiche su come effettuare queste iniziative, una su tutte avviare azioni concrete, in grado di coinvolgere la comunità (cittadini, in particolare coloro che rivestono un ruolo strategico nella comunità, come giornalisti, imprenditori, ecc.), e soprattutto che non siano episodiche.
 
In quest'ottica è stato organizzato, per il 22 marzo a Skutari, un incontro tra le squadre di calcetto dei pazienti di Campobasso e Skutari Albania. Sarà presente anche il Console d'Italia a Skutari, Roberto Andreotti. L'iniziativa rientra nel programma di de-istituzionalizzazione dei pazienti psichiatrici in Albania nell'ambito del progetto integrato Welfare and Health Cooperation in the Balkans, programma promosso dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero dello Sviluppo Economico in collaborazione con le Regioni italiane, che vede la Regione Molise capofila nazionale.
 
L'evento ha avuto già i primi risultati concreti, caratterizzati dal coinvolgimento di imprenditori locali di Skutari che hanno sponsorizzato l'iniziativa. Allo stesso modo sono stati coinvolti gli amministratori locali e la stampa. Tale iniziativa prevede anche la produzione di un cortometraggio che testimonierà attraverso la forma del racconto l'esperienza condivisa in Albania che "insieme si può dare un calcio al pregiudizio".
In conclusione, come ama ripetere l'Associazione degli utenti di Campobasso, "Basta poco, ma quel poco è tanto".

 

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