Sì al Fondo regionale per il microcredito

E' tornato a riunirsi nella giornata di oggi il Consiglio regionale del Molise con un ordine del giorno contenente quindici argomenti. Dopo le comunicazioni di rito del Presidente Picciano, tra cui una riguardante la richiesta di referendum per lo Statuto presentata dal Consigliere Massimo Romano, il Consigliere Fanelli ha chiesto  di invertire  i punti all'ordine del giorno al fine di anticipare la Proposta di legge n.175 di iniziativa del Consigliere Bonomolo, concernente la "Istituzione di un Fondo per il microcredito nella Regione Molise". Messa ai voti la richiesta è stata votata  alla unanimità.

Prima di procedere alla sua discussione sono state votate, sempre alla unanimità, per l'iscrizione all'ordine del giorno, una mozione del Consigliere Leva inerente la Proposta di legge regionale n.28 concernente "Nuove disposizioni sul trattamento indennitario dei Consiglieri regionali del Molise", e una Proposta di legge concernente "Misure in favore dei residenti nei Comuni molisani colpiti dall'emergenza idrica del 22 dicembre 2010", di iniziativa dei consiglieri Romagnuolo e Terzano, licenziata dalla Prima Commissione nella Seduta del 7 febbraio 2011.

Con la relazione del Consigliere Fanelli, è iniziata la discussione sulla Proposta di legge Bonomolo che ha la finalità di promuovere l'accesso al microcredito quale strumento di sviluppo sociale e di lotta alla povertà e all'esclusione, con particolare attenzione alle persone lasciate fuori dal circuito di credito tradizionale.
Viene previsto l'accesso al microcredito nella misura massima di ventimila euro per gli interventi inerenti il credito per esperienze di tipo imprenditoriale, in particolare nelle fasi di avvio di impresa o di successivo sviluppo per progetti ritenuti meritevoli di sostegno, nonché credito a ditte individuali, piccole società con problemi di liquidità, specie quelle operanti in settori in cui sono maggiormente diffuse l'economia sommersa e l'usura, e settemila euro per i crediti di emergenza, finalizzati ad affrontare bisogni primari dell'individuo, quali la casa, la salute e la formazione dei figli, ecc.. La Regione favorisce l'accesso al microcredito ad un tasso di interesse non superiore all'uno per cento, con esonero di garanzie, fatte salve quelle personali prestate da terzi da richiedersi per casi particolari. La durata massima del prestito è fissata in sette anni a decorrere dalla erogazione. Il fondo sarà gestito in base ad una convenzione con il soggetto accompagnatore, selezionato attraverso un bando nel mondo del volontariato, dell'associazionismo e del no profit e con la Società finanziaria regionale Finmolise. Nelle more della selezione,  si istituirà un Comitato composto dal direttore della Caritas diocesana, dal responsabile del microcredito della Caritas e dal responsabile del Centro di ascolto diocesano.

L'argomento, di particolare interesse, ha impegnato il Consiglio per l'intera mattinata. Al dibattito hanno partecipato i Consiglieri Pangia, Petraroia, Mauro, Natalini, Romagnuolo, Romano, Tamburo, Fanelli e l'Assessore Marinelli che, nel ringraziare per l'iniziativa promossa da Bonomolo, si impegnato a che l'Esecutivo adotti tutti gli adempimenti per rendere operativo il provvedimento che, dopo le dichiarazioni di voto di Mauro, Pangia, Petraroia, Natalini e Terzano, è stato votato all'unanimità.

Alla ripresa pomeridiana, si è passati al secondo punto  riguardante la Proposta di legge n.240, di iniziativa della Giunta Regionale,  avente ad oggetto: "Ulteriori modifiche alla legge regionale 10 agosto 1993, n.19, concernente concernente «Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio»". Essendo venuto meno in aula il numero legale, l'argomento sarà riproposto nella prossima Seduta aggiornata a martedì 15 marzo, con inizio alle ore 10,00.

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