Varato il nuovo Statuto regionale

Conventuno voti favorevoli, due astenuti (Chieffo e Niro), due contrari (Natalizi e Pangia),  l'assenza dei Consiglieri Romagnuolo e Pallante e, al momento del voto, dei Consiglieri Bonomolo, Romano e Scarabeo,  il Consiglio regionale del Molise, nel primo pomeriggio di oggi, ha approvato, in seconda lettura, il nuovo "Statuto della Regione Molise".

Va così in archivio il vecchio e primo Statuto, deliberato dal Consiglio regionale del Molise nelle Sedute del 26 gennaio, del 12 e 23 marzo 1971, approvato ai sensi dell'art.123, comma secondo, della Costituzione, con la  legge n.347 del 22 maggio 1971, e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, Supplemento ordinario al n.148 del 14 giugno 1971.

La seconda deliberazione dell'importante documento ha messo insieme le proposte di legge n.153, di iniziativa del Consigliere Incollingo;  la n.155, di iniziativa del Consigliere Molinaro; la n.162 di iniziativa dei Consiglieri Leva, Romano e Totaro.
Il Consiglio, appositamente convocato, ha votato articolo per articolo lo Statuto, prima di votare l'intero testo che era già stato approvato in prima battuta il 19 luglio 2010, con ventidue voti favorevoli, quattro astenuti e quattro assenti.

Rispetto alla prima approvazione, le due astensioni dei Consiglieri Natalini e Pangia  si sono trasformate in voto contrario, mentre il Consigliere Romano, che aveva votato favorevolmente, ha annunciato il voto di astensione, ma poi non ha partecipato alla votazione.
Tutti i rappresentanti dei vari Gruppi e singoli Consiglieri intervenuti nel dibattito (Natalini, Fanelli, Niro, Pangia, D'Alete, Mauro, Petraroia, Chieffo, Incollingo, Tamburro, Romano e Molinaro), con le dichiarazioni di voto, hanno espresso apprezzamento per aver scritto una pagina sicuramente positiva per il Molise.
Non ci sono stati toni trionfalistici, ma la soddisfazione di aver concluso un iter avviatosi circa undici anni fa è stata manifestata ripetutamente nei vari interventi che hanno caratterizzato la Seduta.

Al fine di consentire la seconda approvazione in tempi rapidi, in avvio di Seduta sono stati ritirati dai presentatori alcuni emendamenti tra i quali uno del Presidente Iorio, tendente a portare a 26 il numero dei Consiglieri regionali.
Lo stesso Presidente Iorio ha chiuso la serie degli interventi affermando, tra l'altro: «Apprezzo l'ampia maggioranza che si è formata per l'approvazione, una larghissima maggioranza alla quale ha partecipato anche il maggior partito di opposizione. Lo Statuto non è di una parte, ma del Consiglio. Spero che tale atteggiamento possa proseguire sui regolamenti che debbono introdurre le innovazioni che consentano alla Maggioranza di decidere e alla Minoranza di controllare. Il Federalismo impone capacità di decisioni veloci e, quindi, lo Statuto doveva essere rivisto. Non credo  sia il punto di arrivo, perché non è risolutore e va perfezionato, anche in tempi rapidi. Resto interessato al diverso ruolo tra Giunta e Consiglio e perciò avevo presentato l'emendamento per ridurre i Consiglieri. Sulla quota rosa ho una mia idea e ho accettato l'ipotesi che se ne possa parlare con altre leggi. Ringrazio, in ogni caso tutti per la volontà di decisione assunta».

L'ultima parola è toccata al Presidente del Consiglio Picciano: «E' una pagina importante e storica per la Regione Molise. Un obiettivo conseguito con grande senso di responsabilità da parte di tutti. Ringrazio i Consiglieri di Maggioranza e di Opposizione, unitamente alla Struttura e ai consulenti. Consegniamo alla storia di questa regione uno strumento indispensabile per la sua esistenza, rivisto e aggiornato alla realtà odierna, dopo quarant'anni. Così avviciniamo i cittadini alle istituzioni».

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