Un minuzioso e paziente lavoro di ricerca condotto da Dante Gentile Lorusso negli archivi pubblici e nelle collezioni private, sostanziatosi in una pregevole pubblicazione per forma e contenuto, che apre uno squarcio inedito e permette di avere una visione organica sull'Ottocento molisano: potremmo sintetizzare così la peculiarità di "Attraversamenti. Sulla cultura artistica nell'Ottocento molisano".
Un lungo lavoro di ricognizione che consente di conoscere meglio un secolo poco studiato, in cui emerge, con forza, una ricchezza storico-artistica davvero inaspettata, che diventa una straordinaria "carta di presentazione" e un incredibile messaggio di identità.
Il patrimonio artistico ottocentesco si differenzia e si caratterizza per taluni aspetti che irrompono nel panorama di quel tempo: sono i personaggi e gli eventi storici che si accavallano numerosi e coinvolgenti, accomunati dal succedersi delle cose, dei cambiamenti che vedono l'istituzione della Provincia di Molise nel 1806 e la nascita dell'Unità d'Italia nel 1861.
«La pubblicazione - dice il Presidente della Regione Michele Iorio - si inserisce in un contesto di iniziative editoriali che la Regione Molise sta dedicando negli ultimi anni alla storia del Molise, un grande evento editoriale capace di far conoscere realtà artistiche importanti, ma rimaste poco note o del tutto sconosciute a causa della mancanza di studi specifici. Con essa si ampliano notevolmente lo studio e la conoscenza del patrimonio artistico del Molise».
"Attraversamenti. Sulla cultura artistica nell'Ottocento molisano" diventa un lungo e straordinario viaggio che non cessa di stupire, affascinare e condurre a sempre nuove sorprese.
L'opera di Gentile Lorusso, eccellente per contenuti e grafica, strutturata nel rispetto del rigore scientifico, presenta un grande numero di opere d'arte e di documenti inediti ed è corredata da un ricco apparato fotografico.
«Il volume di Dante Gentile Lorusso, - scrive nella prefazione Daniele Ferrara, Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Molise - che si è mossa dagli archivi pubblici alle collezioni private, dai musei al mercato, costituisce, da oggi, un solido punto di riferimento per lo studio dell'Ottocento in Molise. Napoli ha ovviamente rappresentato il principale magnete per i giovani (e giovanissimi) molisani che vi si recavano a studiare. In taluni casi, penso ad esempio a quelli assai significativi di Arnaldo de Lisio e Francesco Paolo Diodati, la loro attività si è riflessa anche sulla terra natale.
Comunque, attraverso il collezionismo borghese (ad esempio quello di Giuseppe Eliseo), il "ritorno" dei pittori molisani (e non solo) in regione è divenuto un fenomeno più consistente. Possiamo così vedere rappresentati in Molise alcuni dei principali fenomeni artistici che hanno attraversato l'Ottocento: dal neoclassicismo all'indagine della realtà; dalla pittura di storia ai riverberi dell'impressionismo francese e al simbolismo, etc.
Il racconto di questo periodo della storia dell'arte ha bisogno di essere concretizzato in un percorso museale. Lavoriamo affinché questo obiettivo possa essere raggiunto».