Mostra "Regioni e testimonianze d'Italia", i 150 anni del Molise

«E' questa la prima volta che il Molise partecipa al Giubileo delle regioni per i festeggiamenti dell'Unità d'Italia. Nel 1961, come anche nel precedente 1911, non avevamo ancora raggiunto l'autonomia dell'Abruzzo ed eravamo quindi assenti come realtà sociale, culturale e territoriale. Questa prestigiosa occasione è, dunque, un momento importante per concorrere a festeggiare questo rilevante avvenimento nazionale come regione autonoma, potendo mostrare, ad un pubblico molto vasto e qualificato, la storia del Molise, la sua gente, la sua cultura e i suoi personaggi principali che si sono distinti in 150 anni nella letteratura, nella medicina, nelle scienze ed in tutti quei settori che hanno permesso all'Italia di essere quella realtà politica, sociale ed economica che è oggi».

Lo ha detto il Presidente della Regione Michele Iorio intervenendo nel pomeriggio di oggi alla cerimonia di presentazione, avvenuta a Roma nel Salone principale del Complesso del Vittoriano, della mostra "Regioni e Testimonianze D'Italia" e che ha visto la partecipazione, oltre che degli altri Presidenti di Regione, del Presidente del Comitato dei garanti per le Celebrazioni dei 150 anni dell'Unità d'Italia, Giuliano Amato,  del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, e dei Ministri della Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini, e Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto. Ha coordinato i lavori il giornalista Bruno Vespa.

La mostra, che verrà inaugurata ufficialmente il prossimo 26 marzo, si inserisce nelle iniziative per il centocinquantenario dell'unità nazionale e intende raccontare, attraverso le diverse realtà regionali, l'Italia di ieri, di oggi e di domani.

«Nell'area a noi dedicata - ha detto ancora il Presidente Iorio - abbiamo cercato di raccontare con immagini, documenti, filmati il percorso fatto dal Molise in questi 150 anni vissuti intensamente insieme al resto del Paese. Ma abbiamo anche voluto mostrare le linee di crescita e sviluppo che abbiamo, come sistema regionale, tracciato per il prossimo futuro nell'ambito di un contesto nazionale ed europeo. Abbiamo voluto raccontare di coloro i quali contribuirono, singolarmente o come gruppi organizzati, alla realizzazione dell'unità d'Italia. Ma ci siamo anche soffermati su i tanti molisani che diedero il proprio apporto dal punto di vista culturale, politico e scientifico alla crescita, e quindi anche all'autonomia, non solo della loro terra, ma anche dell'intero Paese. Accanto a tutto questo, abbiamo ritenuto di trovare spazio per raccontare quello che è il Molise di oggi, ma anche e soprattutto quello che vuole essere il Molise del domani. A riguardo siamo partiti dal concetto di Molise come terra di collegamento, di transito e anche di interfaccia tra diversi territori e, quindi, diverse culture ed economie.
 
Un ruolo che questa regione ha svolto tradizionalmente e anticamente con i Tratturi,  le antiche autostrade della transumanza, che collegavano economicamente parti diverse e distinte della penisola. Questo creò crescita e sviluppo economico in quelle difficili circostanze storiche. Oggi questa regione intende, con l'autostrada Termoli-San Vittore e con il nuovo porto e interporto di Termoli, riprendere quell'esperienza e porsi come elemento di collegamento dell'Italia centrale, del Tirreno e dell'Adriatico, del Sud-Ovest e del Sud-Est dell'Europa, dell'occidente e dell'oriente del Mediterraneo. Un collegamento a cui abbiamo già affiancato negli anni una fitta rete di rapporti con il Bacino Adriatico nell'ambito delle politiche di coesione europea, ma anche in una logica di nuove relazioni all'interno del Mediterraneo Nord-Orientale e, quindi, dei Balcani.
 
Penso all'Euroregione Adriatica, di cui siamo fondatori, ma anche alle tante iniziative che stiamo portando avanti in ambiziosi progetti realizzati in partnership istituzionali e economiche rilevanti riguardanti la tecnologia geospaziale, la telemedicina, e l'alta formazione. Racconteremo tutto questo e molto più ai visitatori di questa mostra per far comprendere come il piccolo Molise abbia fatto il proprio dovere nel costruire l'Italia. Ma vorremo sottolineare anche come questa Regione e la gente del Molise intendano svolgere un ruolo primario nella costruzione di un Paese sempre più forte, innovativo, prestigioso e rilevante nel panorama europeo, mediterraneo e mondiale».

Iorio, infine, ha evidenziato come la realizzazione dell'allestimento destinato all'area molisana sia stato affidato dalla Presidenza della Regione alla Fondazione Molise Cultura che, tramite il suo Direttore Sandro Arco, ha coinvolto tutte le Istituzioni accademiche e culturali del territorio nella costruzione del  percorso storico e progettuale.

 

A cura dell'Ufficio Stampa
della Presidenza della Regione Molise

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