Programma straordinario ex art. 5, le precisazioni dell'Assessore Vitagliano

Vitagliano: "Il Programma non ha nessun legame con la ricostruzione e non è stato oggetto di rilievi da parte della Corte dei Conti"
Vitagliano: "Il Programma non ha nessun legame con la ricostruzione e non è stato oggetto di rilievi da parte della Corte dei Conti"

"Il Programma straordinario ex art. 15 è un programma di investimenti per la ripresa produttiva del Molise dopo i due eventi calamitosi che, tra il 2002 e il 2003, hanno messo in grande difficoltà il sistema economico ed infrastrutturale dell'intera regione. Con queste finalità e con una dotazione finanziaria cospicua, garantita dal Governo e dalla guadagnata solidarietà delle altre regioni, il Programma è stato elaborato, condiviso ed approvato da Regione, partenariato economico-sociale, Ministero dell'Economia, e CIPE, con la raccomandazione di rispettare la priorità distributiva  per le zone colpite dalle calamità".

Lo ribadisce, in un comunicato stampa, Gianfranco Vitagliano in relazione ad "argomentazioni e circostanze, spesso approssimate e causa di facile confusione in chi legge o ascolta" che l'Assessore regionale alla Programmazione attribuisce a Vinicio d'Ambrosio.

"Il Programma non ha nessun legame con la ricostruzione e non è stato oggetto di rilievi da parte della Corte dei Conti", continua Vitagliano, il quale evidenzia come tutte le risorse, sia per le opere pubbliche che per gli incentivi ai privati, siano state assegnate attraverso bandi pubblici e trasparenti accordi di programma, tutti pubblicati sul Bollettino Ufficiale e sul sito internet della Regione.
 
Bandi cui hanno partecipato, con oltre mille proposte, più di quattrocento soggetti tra Comuni, Province, Associazioni, privati. L'Assessore si sofferma, poi, sul Bando per le infrastrutture per il quale, precisa, "è stata prevista un'apposita riserva per le aree più colpite dalle calamità".
"D'Ambrosio e qualcun altro - sostiene Vitagliano - citano correntemente, senza conoscerli, una decina di interventi strumentalmente portati ad esempio con l'evidente scopo di generalizzare in negativo qualità programmatica e giudizi, tralasciando volutamente le centinaia di progetti finanziati riguardanti la salvaguardia del territorio, il potenziamento e la modernizzazione delle reti idriche, la messa in sicurezza della rete scolastica, il consolidamento e l'ammodernamento di importanti assi viari, la valorizzazione di beni culturali ed ambientali".
 
E puntualizza: "D'Ambrosio dimentica che ha partecipato in prima persona alle laboriose attività di concertazione sul Programma, in qualità di Presidente di Confcooperative e che, tanto per ricordarne una, ha sponsorizzato formalmente il progetto dell'Apis mellifera, presentato dal Comune di Limosano, progetto che lui evidentemente riteneva utile per la ripresa produttiva del Molise. Non voglio credere che il nostro possa attribuire diversa dignità, in relazione agli obiettivi del Programma, all''Apis mellifera rispetto alle piante officinali, al museo del profumo, alla valorizzazione della patata turchesca.
 
D'Ambrosio, ancora, non ricorda che la stessa Provincia di Campobasso ha candidato due interventi, a valere sul bando per le opere pubbliche: uno relativo alla ristrutturazione del palazzo di Via Roma, il secondo relativo al "decoro urbano" con il recupero e la valorizzazione del retrostante cortile". 

"Per la legittimità dell'uso delle risorse - conclude Vitagliano - valgono sicuramente, se non dovessero soddisfare i nostri,  i controlli, le rendicontazioni  e le certificazioni nella responsabilità del Dipartimento per le politiche di sviluppo del Ministero dell'Economia e delle Istituzioni europee".

 

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