In merito alla notizia divulgata dall'ASReM che comunica l'ufficiale negatività dei casi di Tubercolosi bovina che ha colpito gli allevamenti di Pizzone e Montenero Val Cocchiara, interviene l'Assessore regionale alle Politiche agricole Salvatore Micone specificando:
"Stando ai dati diffusi nella giornata di ieri dall'ASReM, dopo circa sei mesi dall'insorgere dell'emergenza sanitaria dovuta alla riscontrata positività di tubercolosi bovina che ha interessato gli allevamenti presenti nei comuni di Montenero Val Cocchiara e Pizzone, dagli ultimi controlli immunologici effettuati dai servizi veterinari preposti, oggi non risultano più capi infetti. Una notizia che ci allieta e che permette agli allevatori dell'Alto Molise la tanto auspicata ripresa in sicurezza di tutte le loro attività agricole. Una situazione complicata che, nei mesi trascorsi, ha visto l'Assessorato in collaborazione e sinergia con Coldiretti Molise e l'Associazione Allevatori Campania Molise, essere vicini agli agricoltori, dialogare e confrontarsi sull'evolversi della situazione esistente e sull'insorgenza di difficoltà che hanno aggravato l'aumento di costi di gestione. Pieno sostegno alle aziende colpite, dimostrato, anche nei giorni scorsi, in cui la Struttura assessorile, insieme al personale addetto di Aziende specializzate, hanno effettuato visite e sopralluoghi presso le realtà aziendali interessate, per verificare la situazione relativa alle operazioni di stoccaggio delle deiezioni dei bovini, con l'obbligo sanitario di detenzione in stalle o ricoveri, per tutto il periodo di divieto del pascolamento.
Un'emergenza sanitaria che ha causato, oltre la perdita di capi di bestiame, anche l'insorgere di maggiori e imprevisti costi di produzione dovuti al mancato utilizzo del pascolo, alla difficoltà di stoccaggio delle deiezioni e, non ultimo, all'abbattimento preventivo di animali infetti. A tal proposito, su mia proposta, seppur nelle ristrettezze di bilancio regionale, la Regione ha individuato risorse pari a 200.000 euro per ristorare e dare sostegno agli allevatori colpiti ed al territorio interessato, assicurando, inoltre, l'impegno a reperire ulteriori risorse economiche per poter, in una successiva fase, intervenire con provvedimenti puntuali volti al ripristino del capitale zootecnico, favorendo con aiuti in conto capitale il ripopolamento delle mandrie colpite da provvedimenti di abbattimento sanitario.
Invece, mi preme sottolineare e precisare, in merito alla diffida legale presentata dal Comitato Allevatori e Agricoltori del Territorio che, per quanto concerne i ristori da danni causati da cinghiali, come Regione abbiamo stanziato, nel bilancio annualità 2024, 1,5 milioni di euro e per l'annualità corrente 800.000 euro destinati a risarcire gli agricoltori per danni alle colture ed alla zootecnia causati da fauna selvatica. Inoltre, è stato stipulato apposito contratto di assicurazione per coloro che hanno riportato danni da sinistri stradali per la stessa causa, e previsti nel bilancio 2025 oneri per franchigia per incidentistica stradale pari a 1 milione di euro.
A tal riguardo, fondamentale è stato anche il mio impegno personale insieme ai colleghi Assessori delle altre Regioni presso la Commissione Politiche Agricole e del Ministro alle Politiche agricole Francesco Lollobrigida nel promuovere una riforma legislativa dell'attività venatoria di cui alla legge n. 157/92, di competenza statale, che, pur tenuto conto dei notevoli danni causati all'agricoltura dalla fauna selvatica, opera comunque un puntuale bilanciamento degli interessi coinvolti, quali quelli del mondo ambientalista, dell'agricoltura e per l'appunto della caccia.
Infine, in relazione alla diffida ad attivare le misure specifiche affinché gli allevamenti della provincia di Isernia interessati vengano dichiarati indenni da brucellosi, si rammenta che le procedure e le relative verifiche e attività, sono di esclusiva competenza dei Servizi veterinari ASReM, a tanto preposti, e non della Regione Molise, né tanto meno dell'Assessorato alle Politiche agricole".