Roma, Convegno "Europa e Salute"

Regione Lazio, Sala delle riunioni. Un momento del lavori
Regione Lazio, Sala delle riunioni. Un momento del lavori

Si è parlato di sanità, questa mattina a Roma, al Convegno "Europa e Salute", tenutosi presso la sede della Regione Lazio. Da un lato il Ministro della Salute, Ferruccio Fazio, dall'altro i Presidenti e i Commissari delle cinque regioni, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania e Calabria, interessate dal Piano di rientro dal deficit sanitario. In particolare, il dibattito è ruotato intorno alla quantità ed alla qualità del deficit ed alle susseguenti azioni che si stanno attuando per ripianarlo.

Nell'evidenziare che nel Molise il deficit sanitario non è frutto di anni di cattiva gestione o di depauperamento della professione sanitaria e delle prestazioni ai cittadini, ma, al contrario, è riconducibile ad un percorso decennale teso a modernizzare il Sistema sanitario regionale, ad offrire nuove prestazioni, a dare servizi adeguati e dimensionati al territorio ed alla sua popolazione, e a creare nuove ed inedite iniziative di alta specialistica e ricerca, il Presidente Iorio ha chiarito come il Molise  abbia dovuto fare sempre i conti con trasferimenti  insufficienti ai suoi effettivi bisogni.

"Non abbiamo mai potuto contare - ha detto il Presidente - su risorse effettivamente dimensionate ad una regione di 320 mila abitanti, che conta centotrentasei Comuni, molti dei quali con territori montani, ed abitati da una elevata percentuale di anziani. Oggi questa Regione, alle prese con il Piano di rientro, non è certamente quella di dieci anni fa. Vanta tecnologie avanzate, due Centri di Alta specialistica come la Cattolica e il Neuromed, una medicina territoriale e una serie di servizi di vario genere".
 
"Registra, però, - ha aggiunto Iorio - la mancanza di strutture per R.S.A. che in alcuni casi hanno causato ricoveri contabilizzati e definiti «impropri», in quanto fatti a persone che dovevano stare in reparti di lunga degenza o in residenze sanitarie. Di qui, il nuovo percorso che stiamo seguendo, volto a rivedere la nostra strutturazione e ad adeguarla ai nuovi standard di qualità. Questo nella certezza di aver imboccato una giusta via per dare una sanità migliore a tutti i  molisani".
 

 

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