Massacri delle foibe, Toma ai giovani: "Importante riflettere e tramandare la verità storica"

"Con l'approfondimento di oggi sui massacri delle foibe diamo un seguito alle iniziative messe in campo il 10 febbraio, ovvero nel Giorno del Ricordo, da cittadini, associazioni e istituzioni. E' importante fare da cassa di risonanza a quei messaggi e rafforzare le fondamenta di una societą che respinge qualsiasi forma di prevaricazione, di oppressione, di ideologia folle e perversa".
Lo ha detto il presidente della Regione Molise Donato Toma intervenendo questa mattina al convegno 'I massacri delle foibe e l'esodo Giuliano Dalmata' organizzato a Campobasso dall'Unione degli Istriani. Relatori il dottor Emanuele Piloni e il Senatore Roberto Mčnia, primo firmatario della Legge che istituisce il Giorno del Ricordo. Presenti nell'auditorium Gil circa 200 studenti di alcune classi del Liceo Statale 'Galanti', dell'I.I.S. 'Pilla' e dell'I.S.I.S. 'Pagano-Manzł', cui il presidente ha detto: "Quella vicenda dolorosa e raccapricciante rappresenta un costante avvertimento per noi, per voi e per l'umanitą, come un faro accecante che punta dritto nei nostri occhi, che scuote in perenne memoria le coscienze di tutti. Quel bagliore č il sentimento di sdegno profondo, evocato dal valore universale del sacrificio di chi č stato privato della dignitą, umiliato, annientato nell'anima, infine trucidato.
"E' una pagina nera di storia, la nostra storia - ha detto ancora Toma - L'improvvido ritardo con il quale tanta infamia č stata letteralmente dissotterrata dall'oblģo ci impone di affrontare il presente proprio come facciamo qui oggi, vale a dire tenendo il libro sempre aperto, leggendo per capire, assimilare. Solo in questo modo saremo capaci di non correre pił il rischio di negare la veritą storica e di onorare degnamente il ricordo di chi ha patito uno strazio senza fine. Entriamo dunque nelle pieghe di quegli eventi e gridiamo, ancora una volta, il nostro 'no' alla follia umana e al razzismo. Cancellare l'orrore di quei giorni non č possibile, ma, insieme, possiamo ridare un senso al presente e, soprattutto, al nostro futuro" ha concluso.


 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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