Gino Di Bartolomeo, il ricordo del presidente Toma

«Oggi è un giorno triste. Non è facile trovare le parole giuste per chi ha avuto l'onore di fare politica insieme a Gino Di Bartolomeo, di essergli stato amico fraterno, di aver condiviso con lui momenti indimenticabili. Gino era la quintessenza della schiettezza, detestava la retorica, le frasi di facciata, le costruzioni dialettiche. I campobassani e i molisani lo amavano soprattutto per questo. Penso che il miglior modo per ricordarlo sia quello di rifuggire qualsiasi enfasi e di raccontarlo, sia pure brevemente, per quello che era e per quello che ha fatto. Non serve altro.
Il suo percorso politico era iniziato nel 1970, quando fu eletto consigliere al Comune di Campobasso, ed era proseguito alla Presidenza della Comunità Montana Molise Centrale, alla Provincia di Campobasso, alla Regione Molise, prima assessore, poi presidente della Giunta, alla Presidenza della Conferenza delle Regioni, al Senato della Repubblica, per concludersi al Comune di Campobasso, dove fu eletto sindaco nel 2009.
Uomo e politico della gente e fra la gente. Pragmatico e determinato, sempre teso al raggiungimento del bene comune, lascia un vuoto incolmabile, ma, al tempo stesso, un esempio di grande umanità e di etica politica che deve essere preso a modello.
Al figlio Michele, ai parenti, a coloro che gli sono stati vicini, giungano le più sentite condoglianze a nome mio e della Regione Molise».
Così il presidente della Regione Molise, Donato Toma, ha ricordato la figura di Gino Di Bartolomeo

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

condividi

Valuta questo sito: RISPONDI AL QUESTIONARIO